Griselli, 52 anni, già responsabile vendite dell'operatore di telefonia brasiliana, succede a Pietro Labriola, che nei giorni scorsi è diventato numero uno della capogruppo, alla prese con una complessa riorganizzazione delle proprie attività dopo un anno segnato da tre profit warning e dalla proposta di acquisto non vincolante di Kkr, ancora in attesa di risposta.

In questi giorni in Brasile per gestire il passaggio di consegne e il dossier Oi, Labriola sta continuando a lavorare al piano di riassetto del gruppo, con la creazione di due società separate in cui confluiranno gli asset di rete e i servizi.

Su questo il consiglio di amministrazione di Tim sarà aggiornato ulteriormente a metà febbraio, quando verranno discussi preliminarmente i conti 2021, spiegano due fonti vicine alla situazione, in vista dell'approvazione fissata per il 2 marzo.

Comincia intanto a prendere forma la squadra che affiancherà il manager. Per il ruolo di direttore finanziario è in pole position Adrian Calaza, già Cfo di Tim Brasil, che prenderà il testimone da Giovanni Ronca, dato in uscita dopo la firma del bilancio annuale.

Alla guida della divisione consumer è destinato Andrea Rossini, in uscita da Vodafone Italia, dove dal 2018 ha rivestito l'incarico di direttore strategy, business transformation & wholesale, spiega una fonte a conoscenza del dossier, confermando quanto anticipato stamane da Repubblica.

"Nel mercato consumer siamo leader in Italia e dobbiamo difendere questa posizione attraverso una grande attenzione all'offerta e al servizio clienti", ha scritto Labriola in un messaggio inviato ai dipendenti la settimana scorsa, dopo il cda che ha esaminato le linee guida del nuovo piano 2022-2024.

"Nel mercato business - ha proseguito Labriola - rafforzeremo ulteriormente la nostra capacità di dare alle aziende e alla pubblica Amministrazione il supporto necessario per affrontare la sfida della trasformazione digitale, proponendo e favorendo l'adozione delle nostre soluzioni IoT, Cyber Security e Cloud, tra le migliori del mercato".

Nel messaggio allo staff, Labriola ha inoltre confermato l'avvio di un processo di analisi strategica sull'infrastruttura di rete fissa.

"Tra le opzioni da valutare c'è anche lo scorporo dell'infrastruttura, ma questo verrà realizzato qualora risulti effettivamente la migliore soluzione per il Paese, nel rispetto di tutte le parti in gioco, inclusi noi dipendenti e i clienti", ha sottolineato il manager.

All'interno del perimetro della cosiddetta 'service company' è destinata a rimanere anche la controllata brasiliana, spiegano le fonti. Ieri Tim Brasil ha ricevuto il via libera dall'autorità delle comunicazioni Anatel all'acquisizione degli asset telefonia mobile di Oi a fronte di un'offerta congiunta con Claro e Telefônica Brasil da 3 miliardi di dollari circa.

L'acquisizione dovrebbe ulteriormente rafforzare la quota di mercato di Tim in Brasile e il contributo della controllata ai ricavi di gruppo, sottolineano gli analisti di Bestinver, ricordando che per Telecom Italia l'operazione Oi avrebbe generato valore sin dal primo anno.

A Piazza Affari, intanto, Tim sale dell'1,4% a 0,4221 euro, restando al di sotto dei 0,505 euro per azione offerti da Kkr, in linea all'andamento odierno del listino principale

(Elvira Pollina, in redazione a Roma Stefano Bernabei)