"Le cose stanno andando avanti, il contesto politico non sta bloccando l'attività", ha detto Labriola durante la call sui risultati rispondendo ad una domanda sullo stato dei colloqui.

Cdp "pensa che la rete unica sia lo scenario migliore", ha proseguito.

"Questa non è una dichiarazione di Labriola o di Tim, è una dichiarazione di Cdp", ha aggiunto, sottolineando come nell'intervista a Repubblica Di Stefano abbia confermato l'invio di una proposta non vincolante con l'obiettivo di arrivare ad un possibile accordo vincolante per la fine di ottobre.

Labriola ha spiegato che l'attuale contesto macroeconomico ha suggerito un atteggiamento conservativo sulla guidance per i prossimi anni, dopo il miglioramento del target di margine operativo lordo per il 2022, visto in calo meno di quanto inizialmente previsto.

D'altra parte, nell'attuale set di previsioni, non sono compresi i possibili benefici derivanti dall'avvenuta rinegoziazione del contratto con Dazn, così come quelli ulteriori derivanti dall'acquisizione degli asset di Oi in Brasile, ha spiegato.

Per quanto riguarda la valorizzazione di Tim Enterprise, dove confluiranno le attività connesse ai grandi clienti, cloud, cybersecutiry e Internet of Things, Labriola ha sottolineato come dopo il Capital Market Day di luglio altri soggetti, oltre Cvc, abbiano manifestato interesse.

"Stiamo ora lavorando per cercare di capire come estrarre il massimo valore da quest'area", ha concluso l'AD.

(Elvira Pollina, editing Stefano Bernabei, Sabina Suzzi)