(Reuters) - Ubs richiama Sergio Ermotti come Ceo per gestire l'acquisizione di Credit Suisse, una mossa a sorpresa che cerca di sfruttare l'esperienza di Ermotti nelle ristrutturazioni bancarie a seguito della crisi finanziaria globale.

L'attuale Ceo Ralph Hamers è stato un assente illustre all'annuncio dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs il 19 marzo, un'operazione architettata dalle autorità elvetiche con l'iniezione di liquidità per oltre 200 miliardi di franchi e garanzie pubbliche.

Il Ceo uscente, che non aveva esperienza di fusioni e acquisizioni di grandi dimensioni, avrebbe dovuto affrontare il compito di unire due banche con 1.600 miliardi di dollari di attività, più di 120.000 dipendenti e un bilancio complesso.

Ermotti, attuale presidente di Swiss Re, assumerà il comando di Ubs a partire dal 5 aprile. È già stato Ceo dell'istituto svizzero dal 2011 al 2020.

Hamers, che è succeduto a Ermotti nel novembre 2020, "ha accettato di dimettersi per servire gli interessi della nuova combinazione, del settore finanziario svizzero e del Paese", ha comunicato Ubs in una nota.

"Il board ha preso questa decisione alla luce delle nuove sfide e priorità che Ubs deve affrontare dopo l'annuncio dell'acquisizione", si legge nella nota.

Ermotti ha detto di essere pronto ad integrare Ubs e Credit Suisse.

"Il compito che ci attende è urgente e sfidante", ha dichiarato il banchiere in un comunicato.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Andrea Mandalà)