Pil -0,3% da +1,8% l'anno prima. Peggio della media paesi Ue

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 15 gen - La Germania nel 2023 ha pagato a caro prezzo l'aumento dei costi dell'energia, i tassi di interesse alti e il rallentamento della domanda estera, tutti fattori che hanno indebolito l'industria, le esportazioni e i consumi privati (-0,8% su anno). L'economia tedesca è finita in recessione con il Pil sceso dello 0,3% nel 2023 (-0,1% adjusted, ovvero al netto degli effetti di calendario), in netta inversione di tendenza rispetto al +1,8% del 2022, stando ai numeri presentati dall'ufficio statistico nazionale Destatis. "Il 2023 è stato un anno turbolento, con l'economia in modalità di crisi permamente", sottolineano gli analisti di Ing, spiegando che il rallentamento parte dall'industria, che genera il 20% della ricchezza prodotta dal Paese (la produzione è del 9% al di sotto del livello pre-Covid) ed è stata penalizzata dalle tensioni geopolitiche e dall'indebolimento della domanda di "Made in Germany" in Cina e negli Stati Uniti. Anche se i dati sono leggermente migliori delle previsioni del governo e del Fondo monetario internazionale, che prevedevano rispettivamente una contrazione della prima economia europea dello 0,4% e dello 0,5%, la Germania ha comunque fatto molto peggio della media dei Paesi dell'Unione europea (+0,6% nel 2023, secondo le ultime previsioni della Commissione europea, con aumenti marcati per Francia, Spagna e Italia). Del resto, il Paese ha dovuto fare i conti con un contesto difficile: "Nel 2023 in Germania lo sviluppo economico complessivo ha vacillato in un contesto che continua a essere caratterizzato da molteplici crisi", ha affermato Ruth Brand, presidente dell'Istituto di statistica tedesco, sottolineando che "nonostante il recente calo, i prezzi sono rimasti elevati in tutte le fasi del processo economico e hanno frenato la crescita.

Stefania Arcudi

(RADIOCOR) 15-01-24 15:05:51 (0472) 3 NNNN


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January 15, 2024 09:06 ET (14:06 GMT)