MILANO (MF-DJ)--Prende ufficialmente forma il progetto rinnovabili di Autostrade per l'Italia (Aspi). Così come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 29 ottobre, è nata infatti Elgea-Space for Energy, la nuova società dedicata alla produzione di energia green che si occuperà di sviluppare soluzioni tecnologiche per la produzione e la vendita di energia da fonti rinnovabili.

Una scelta che poggia le basi sulla crescente attenzione dedicata dal Piano di Trasformazione del concessionario e si inserisce, in particolare, nel solco della mobilità sostenibile nel quale il gruppo guidato dal ceo Roberto Tomasi si sta posizionando. A capo della nuova realtà è stato nominato Diego Percopo, manager di lunga esperienza in materia energetica e già ceo di Ef-Solare Italia, che guiderà la newco nel proprio percorso di copertura dell'intero ciclo della produzione energetica: dalla progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici, alla loro gestione e manutenzione, fino ad arrivare alla generazione e vendita d'energia green.

La crescita di Elgea passerà da un approccio di tipo greenfield, quindi di costruzione di impianti, per sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte dalle aree di Aspi: dai 2mila chilometri di bordo nastro, alle 80 stazioni di servizio, passando per le 60 aree di parcheggio. Secondo le stime della società, con i primi 150 Mw installati (che entreranno a regime nel 2023) si potrà fornire energia a copertura dell'intero fabbisogno di Aspi, ma si potrebbe addirittura a arrivare a raggiungere fino a 300 Mw nel giro di alcuni anni di attività, realizzando impianti lungo il sedime autostradale. Un programma che potrebbe far risparmiare complessivamente oltre 450 ettari di terreno e 156mila tonnellate di co² all'anno e che potrebbe addirittura crescere se si arrivasse a installare fino a 800 Mw di capacità, quindi sfruttando l'intera area del sedime autostradale. Uno dei punti che potrebbe rilevarsi vincenti per i piani di Elgea è, infatti, proprio la possibilità di utilizzare spazi che appartengono già ad Aspi e che altrimenti resterebbero inutilizzati o comunque sfruttati a metà delle loro potenzialità (si pensi alle stazioni di servizio o alle aree di sosta). L'utilizzo di spazi già esistenti si affianca poi alla costruzione di impianti di taglia medio-piccola che, tipicamente, non sono soggetti all'ingolfo burocratico di cui è vittima il sistema delle rinnovabili italiane.

fch


(END) Dow Jones Newswires

January 28, 2022 03:26 ET (08:26 GMT)