MILANO (MF-DJ)--Sebbene la percezione del rischio nell'ultimo anno sia aumentata per 7 imprese su 10, solo il 62% delle Pmi italiane possiede una copertura assicurativa. E' quanto emerge dallo studio "Next Level for Insurance - Sme segment" realizzato da Crif, Iia - Italian Insurtech Association e Nomisma.

Nel dettaglio, si apprende da una nota, tutto il segmento delle pmi italiane, che conta 4,35 milioni di aziende è fortemente sotto assicurato, al punto che 1 milione e 653 mila di queste imprese (ovvero il 38% del totale sulla base del campione analizzato) non dispone di una copertura assicurativa.

Oltre ad essere un segmento sotto assicurato, è ampiamente diffusa la tendenza a "sottoscrivere poco": il 71% delle Pmi ha infatti disposto una copertura Rc verso terzi: il 64% incendio, il 56% furto ma si scende al 39% per la responsabilità civile degli amministratori.

Sono quasi assenti, invece, le coperture per cyber risk (9%) e le interruzioni di attività (8%), due aspetti che invece nel 2021 hanno prodotto un effetto assolutamente critico sulla continuità del business delle aziende (basti pensare che gli attacchi di cybersecurity hanno determinato in Italia 7 miliardi di costi diretti e indiretti per le imprese).

Per far fronte a questo scenario, la risposta dei player assicurativi per i prossimi 12 mesi sarà proporre ai clienti nuovi prodotti e, soprattutto, servizi di valore (Value Added Services); una maggior digitalizzazione delle competenze degli intermediari e degli strumenti utilizzati per interagire con il cliente; l'evoluzione del processo di pricing per ottimizzarlo e fornire al cliente delle proposte su misura rispetto alle sue esigenze.

com/ann

(END) Dow Jones Newswires

November 30, 2021 09:32 ET (14:32 GMT)