MILANO (MF-DJ)--"Il mercato dell'auto segna il quarto segno positivo consecutivo, per effetto soprattutto di un confronto con novembre 2021 che era stato davvero depresso nei volumi e della recente inclusione del noleggio tra i beneficiari degli ecobonus statali. Tuttavia, i fattori di instabilità e di incertezza legati alle supply chain, all'inflazione e ai costi energetici non sono ancora superati e si prolungheranno probabilmente per tutto il 2023, su cui tra l'altro spira il rischio di recessione e di ulteriore indebolimento della domanda".

Lo dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, in una nota.

"L'anno in corso si appresta a chiudere con volumi di vendita poco sopra 1 milione e 300mila autovetture, dunque con un'ulteriore frenata del mercato rispetto al 2021 e in particolare della domanda dei privati, lasciando irrisolti diversi nodi strategici per la transizione ecologica. Restano, infatti, ancora nel cassetto dei decreti inattuati i contributi per gli investimenti in infrastrutture di ricarica elettrica di imprese, professionisti (90 milioni previsti dal Dm 25 agosto 2021) e di utenti privati (40 milioni stanziati dal Dpcm 4 agosto 2022), i quali, invece, rappresentano tasselli centrali per una ampia diffusione dei veicoli elettrici, soprattutto in vista dello stringente limite temporale alle vendite dei veicoli endotermici, fissato dall'Europa al 2035. Limite - aggiunge De Stefani - che auspico venga ricalibrato in funzione della neutralità tecnologica all'abbattimento della CO2, in quanto gli utilizzatori privati saranno certamente i primi ad essere incisi da questo cambiamento forzato", aggiunge De Stefani Cosentino.

"Inoltre, ritengo che l'introduzione di un credito di imposta esteso fino a tutto il 2030 per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica ultraveloce da parte degli operatori di vendita e assistenza degli autoveicoli, insieme allo snellimento delle pratiche per l'implementazione dei punti di ricarica, possa migliorarne la fruibilità e contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla strategia europea per una mobilità sostenibile".

Sul lato delle alimentazioni, le immatricolazioni di auto elettriche hanno subito a novembre un decremento del -26,1% con una riduzione della quota dal 4,4% degli undici mesi 2021 al 3,7% dello stesso periodo del 2022. Le plug-in sono in territorio positivo nel mese (+20,6%) mentre nel periodo gennaio-novembre la diminuzione è del -6,7% (quota 5,7%). Le vetture a Gpl ottengono +37% a novembre, rappresentando l'11,3% del mercato e l'8,9% da inizio 2022; le vetture a metano sono inesorabilmente in picchiata (-78,6% mese e -65,8% nel consuntivo annuo) e valgono appena lo 0,8% del mercato 2022. Benzina e diesel crescono rispettivamente del +14,8% e +13,8%, con una quota di mercato del 27,2% e 18%; negli undici mesi 2022, le immatricolazioni di autovetture a benzina si sono ridotte del -18,1% (q.d.m. 27,9%) e quelle del diesel del -22,6% (q.d.m. 19,6%).

Negli ultimi tre giorni di novembre è stato immatricolato il 39,1% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l'uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato circa il 7,8% dei volumi di vendita mensili, in flessione del -6,7% sui volumi dello stesso mese dello scorso anno.

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0118:08 dic 2022


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December 01, 2022 12:10 ET (17:10 GMT)