MILANO (MF-DJ)--"Il processo di elettrificazione, accelerato dalle ultime scelte dell'Ue, causerà la cancellazione di decine di migliaia di posti di lavoro. Per questo chiediamo con urgenza un piano di investimenti pubblici che aiuti la filiera produttiva a riconvertirsi".

Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, alla riunione del tavolo di settore tenutasi nel pomeriggio al Ministero dello Sviluppo economico.

"Sono anni - spiega Ficco - che denunciamo la necessità di sostenere la transizione energetica dell'industria dell'auto, di verificare gli effettivi benefici di un modello che punti esclusivamente sull'elettrico, senza considerare l'inquinamento generato dalla produzione delle batterie e della stessa energia, e di evitare per lo meno gli atteggiamenti più irrazionali, come ad esempio la demonizzazione preconcetta dei motori diesel, che a ben vedere emettono meno anidride carbonica dei benzina. Tuttavia fino ad ora abbiamo faticato moltissimo a farci ascoltare. Gli ultimi drammatici eventi forse daranno la sveglia alle Istituzioni. Secondo le stime degli industriali, l'elettrificazione mette a rischio addirittura il 30% dei posti di lavoro in quello che è il più grande settore industriale italiano: in pratica si parla di circa 70.000 persone su oltre 200.000 addetti".

"Le altre potenze industriali - conclude Ficco - si stanno organizzando per agganciare la transizione energetica. È essenziale fare altrettanto per una nazione come la nostra, che è povera di materie prime e quindi del tutto dipendente dalla capacità di esportare manufatti di qualità. Salvare l'industria significa salvare l'economia italiana".

cce

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July 29, 2021 13:00 ET (17:00 GMT)