MILANO (MF-DJ)--Kroll, il maggiore provider a livello mondiale di servizi e prodotti digitali relativi alla valutazione, alla governance, alla gestione del rischio e alla trasparenza, ha reso noto che le più grandi aziende al mondo sono state quelle maggiormente impattate da corruzione e attività illecite nel 2020.

Il Global Fraud and Risk Report pubblicato da Kroll, basato su un sondaggio condotto su decisori aziendali di imprese di 17 paesi e regioni del mondo, tra cui l'Italia, mostra che il 57% degli intervistati presso aziende con un fatturato di oltre 15 miliardi di dollari ha segnalato un impatto molto significativo sulla propria organizzazione derivante dalle attività illecite, quali frodi, corruzione e riciclaggio di denaro, contro una media globale del 36%, e che un ulteriore quarto del campione (25%) ha descritto l'impatto come significativo. Questa tendenza, si legge in una nota, si è riscontrata anche in aziende con un fatturato annuale tra i 10 e i 15 miliardi di dollari, dove il 48% degli intervistati a livello globale ha dichiarato che la propria organizzazione è stata impattata in modo molto significativo, mentre il 44% ha segnalato che l'impatto è stato significativo. Ciò potrebbe essere legato alla maggiore complessità della struttura e della supply chain di queste organizzazioni, che rende più difficile monitorare la fonte delle varie minacce.

L'indagine ha evidenziato che le imprese dei paesi nei quali è stato condotto il sondaggio si sono focalizzate maggiormente sulla predisposizione di misure proattive per individuare e gestire i rischi di concussione e corruzione, quali la valutazione del rischio per l'intera azienda (82%) e l'utilizzo di data analytics (86%), percentuali che salgono rispettivamente all'86% e al 93% tra gli intervistati italiani, che valutano le proprie aziende come particolarmente proattive rispetto alle azioni implementate a tutela dei rischi.

Inoltre, quasi tre quarti (72%) del campione globale ha dichiarato che i problemi di concussione e corruzione sono stati oggetto di adeguati investimenti e attenzioni da parte del consiglio di amministrazione, dato che sale all'84% considerando il campione italiano, ben al di sopra della media di paesi come Germania (60%), Francia (70%) e Svizzera (63%), posizionando gli intervistati italiani come i più ottimisti a livello europeo riguardo all'approccio del proprio board alla gestione di concussione e corruzione. Tuttavia, malgrado l'impiego di queste misure di difesa, nel complesso l'82% degli intervistati a livello globale ritiene ancora che la concussione, la corruzione e le attività illecite abbiamo un impatto significativo sulla propria organizzazione, un dato che evidenzia come la maggior parte delle aziende oggetto dell'indagine sperimentino ancora delle difficoltà nell'indentificare e mitigare in maniera efficiente i rischi.

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MF-DJ NEWS

1617:27 set 2021

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September 16, 2021 11:28 ET (15:28 GMT)