Da sottolineare comunque che i mercati europei e gli indici Usa hanno segnato ripetutamente i massimi storici e quindi una fase di prese di beneficio è più che fisiologica a questi livelli.

Piatto anche l'andamento dei futures sugli indici di Wall Street.

C'è attesa per la riunione della Bce di giovedì in una fase di particolare interesse del mercato per l'andamento dei rendimenti obbligazionari. Lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si muove poco sotto i 104 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Dopo la batosta di ieri, si muovono erratici i bancari con BPER che torna in negativo e cede l'1,6%, seguito da Unicredit(-0,7%) e Banco Bpm(-0,4%), tra i principali candidati ad essere protagonisti dell'atteso processo di consolidamento del settore.

In gran spolvero, invece, Creval(+3,76%) a 12,41 euro, a un passo da quota 12,5 euro, nuovo prezzo d'Opa rilanciato da Credit Agricole nella notte per concludere l'offerta il cui termine è stato spostato da oggi al 23 aprile. "A questo punto è presumibile che l'operazione andrà in porto", si limita a dire un trader. Gli analisti di Intesa Sanpaolo scrivono nel daily che "non si attendono che il prezzo superi il livello di 12 euro per azione se la banca resta su basi standalone e riteniamo che a queste attuali condizioni l'offerta possa avere successo".

La Juventus sprofonda (-12,4%) sullo stop al progetto di una nuova competizione calcistica europea, la super League, a seguito della defezione di alcuni club, in particolare quelli inglesi, sancito anche dalle dichiarazioni di Andrea Agnelli, fondatore della Superlega europea e presidente della Juventus, secondo il quale il progetto non può andare avanti. Fra ieri e oggi le azioni della Juve stanno cedendo oltre il 16%, annullando quasi del tutto l'effetto benefico dell'annuncio del progetto lunedì scorso quando il titolo è balzato del 18%.

Fra gli altri comparti rimbalza LEONARDO, ieri in profondo rosso, con un +0,7%.

Rimbalza anche Maire Tecnimont(+1,4%), fortemente venduta ieri, ripiega Saipem in calo dello 0,9%, mentre Eni cresce dello 0,5%.

Infine, si muovono in forte rialzo le azioni Raiway sulle indiscrezioni di stampa secondo cui, una volta insediati i nuovi vertici Rai, sarà approvata anche la legge che consente alla tv pubblica di scendere sotto il 51%, aprendo la strada alla fusione con Ei Towers, consolidando il settore delle torri.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)