MILANO (MF-DJ)--"Lo stress test climatico che stiamo facendo quest'anno è un esercizio di apprendimento. Quando abbiamo lanciato l'esercizio, le banche si sono lamentate di non disporre di dati sufficienti per eseguire l'esercizio. Ed è proprio questo il punto: il rischio c'è, stiamo assistendo davvero a inondazioni e incendi più frequenti. E vediamo in questo momento uno shock energetico dovuto alla guerra e la possibile necessità di una transizione più netta del previsto verso lo zero netto e verso politiche energetiche sostenibili. Ciò significa che le banche devono essere in grado di misurare e gestire in modo proattivo questi rischi".

Lo ha affermato Andrea Enria, presidente del Consiglio di Sorveglianza

della Bce, in un'intervista alla Cnn Portogallo interpellato circa lo stress test climatico proposto da Bce.

"Questo è lo scopo completo di questo esercizio di stress test. Se le banche non dispongono dei dati, devono sviluppare proxy per stimare questi rischi. E dovrebbero iniziare a interagire con i loro clienti per ottenere i dati di cui hanno bisogno, perché il rischio c'è. Il fatto che tu non sia in grado di misurarlo e gestirlo è un problema. Questo è l'obiettivo generale dell'esercizio. Non puntiamo ai requisiti patrimoniali come risultato dello stress test climatico. Ma puntiamo a una valutazione delle lacune nella capacità delle banche di misurare e gestire i rischi, sia fisici che di transizione".

cce

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2613:18 mag 2022


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May 26, 2022 07:18 ET (11:18 GMT)