ROMA (MF-DJ)--"I timori della Commissione Ue sono fondati e li condivido tutti. Nel senso che le emergenze dell'ultimo biennio sono state tamponate da provvedimenti straordinari che hanno introdotto deroghe agli aiuti di Stato".
Lo dice al Corriere della Sera il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, nelle ore successive alla pubblicazione del rapporto elaborato a Bruxelles che, da un lato, riconosce al settore bancario italiano i significativi progressi nella riduzione dei crediti deteriorati pregressi, ma, dall'altro, lancia l'allerta sui rischi legati all'impatto ritardato della pandemia e alla guerra in Ucraina.
"Il punto -sottolinea Patuelli- è fare sopravvivere le imprese all'emergenza dando loro respiro temporale nella restituzione dei prestiti. Più flessibilità c'è nella restituzione dei prestiti e maggiori saranno le possibilità per le imprese di non trovarsi in difficoltà.
Concordo sulle preoccupazioni segnalate da Bruxelles, però, aggiungo che noi siamo da tempo in combattimento e ormai attrezzati: in questi due anni ci sono stati milioni di casi di imprese che hanno chiesto moratorie e prestiti garantiti e il mondo bancario italiano ha svolto un lavoro enorme. Siamo, dunque, collaudati alle emergenze, pur non sottovalutando i rischi indicati dalla Commissione Ue".
"Le imprese hanno avuto la possibilità di utilizzare le moratorie e beneficiano dei nuovi prestiti garantiti dal fondo per le Pmi e da Sace. Ci sono, insomma, una serie di misure che cercano di dare respiro alle imprese. Nel frattempo l'Italia ha stupito il mondo sugli Npl (non performing loans, ndr), tanto che la Commissione Ue è giunta a conclusioni simili a quelle del Fondo monetario internazionale, constatando la capacità delle banche italiane di ridurre i crediti deteriorati".
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May 24, 2022 04:13 ET (08:13 GMT)