MILANO (MF-DJ)--Bce intensifica il monitoraggio sui rischi climatici e sulle strategie che le banche italiane stanno introducendo. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza nelle scorse settimane Francoforte avrebbe inoltrato agli istituti significant (quelli vigilati dalla Bce) un corposo questionario che dovrà essere completato entro il 18 marzo.

L'obiettivo? Valutare la solidità e la completezza delle principali politiche e procedure degli enti, nonché la loro capacità di indirizzare efficacemente le strategie relative ai rischi climatici e ambientali e i profili di rischi. La missiva, datata 11 gennaio, si concentra su cinque aree di attività: governance interna, indicatori di concessione, valutazione delle garanzie, pricing e monitoraggio. Se il documento si richiama espressamente alla cornice regolamentare definita negli anni scorsi, l'elemento di novità è rappresentato dalla forte attenzione per il processo di business, visto che le banche dovranno fornire dettagli sulle proprie politiche commerciali. Per fare un esempio, gli istituti dovranno dimostrare che il pricing applicato al cliente ripaga tutti i costi e consente anche di fare profitto. Qualcosa che in passato non si era mai registrato.

Occorre comunque ricordare che il monitoraggio di Francoforte cade in un periodo di forte attenzione per i rischi climatici. Nel secondo trimestre partirà infatti lo stress test tematico che esaminerà proprio la resilienza degli istituti di fronte a eventuali choc climatici. L'esercizio dovrebbe durare qualche mese per poi concludersi a giugno, mentre il giudizio della Bce è atteso a cavallo dell'estate. Come riportato su Milano Finanza del 9 ottobre, non saranno pubblicati risultati specifici per singolo istituto e non saranno previsti requisiti quantitativi di capitale, sebbene siano possibili indicazioni qualitative vincolanti.

L'unico impatto patrimoniale potrebbe essere indiretto, attraverso i punteggi Srep che ogni banca riceve: la capacità di affrontare i rischi climatici sarà però soltanto uno dei molti aspetti che confluiranno nel giudizio finale per i requisiti individuali di secondo pilastro. La Bce perciò per ora avrà un orientamento cauto. Quanto alle richieste patrimoniali di primo pilastro, valide in modo obbligatorio per tutte le banche, al momento non esiste una legislazione specifica sui rischi climatici, anche se in futuro potrebbero essere varate norme di vantaggio per le società verdi (con un green supporting factor) oppure di disincentivo a esposizioni verso controparti inquinanti (brown penalising factor).

fch


(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2022 02:11 ET (07:11 GMT)