MILANO (MF-DJ)--Ancora presto per stimare gli impatti della guerra in Ucraina sul sistema bancario italiano, ma non si possono escludere conseguenze impegnative per gli azionisti, a partire da un rallentamento o addirittura uno stop del flusso di dividendi. Qualcosa di simile del resto è accaduto nel 2020 quando la Bce ha suggerito agli istituti vigilati di chiudere i rubinetti per ragioni precauzionali. Una scelta che aveva penalizzato in particolar modo le fondazioni di origine bancaria.

Oggi però un eventuale taglio dei dividendi da parte delle banche per la cautela legata alla guerra in Ucraina, scrive MF, non troverà le fondazioni bancarie impreparate, ha precisato il presidente dell'Acri, Francesco Profumo, durante il congresso dell'associazione, rispondendo a una domanda su un eventuale 2022 magro per le cedole delle banche conferitarie. «Indicazioni dalla Bce non ce ne sono ancora», ha comunque precisato Profumo riferendosi all'ipotetica possibilità di un nuovo suggerimento di Francoforte a congelare i dividendi come è avvenuto nel 2020 a causa della pandemia. «Le Fondazioni in questi anni hanno creato dei fondi di stabilizzazione delle erogazioni», ha spiegato Profumo, «è una modalità intelligente per affrontare le fasi ricche e meno ricche».

Nei fondi per le stabilizzazioni delle erogazioni ci sono complessivamente circa 2 miliardi. Le fondazioni quindi «sono attrezzate per situazione di questo genere e bene educate», ha precisato Profumo. Oltre ad affrontare i delicati temi delle disuguaglianze e della sussidiarietà, al congresso Profumo ha speso parole positive per Cassa Depositi e Prestiti, di cui le fondazioni sono azioniste storiche al 16% del capitale: le Fondazioni «hanno apprezzato il piano di Cdp e sono investitori pazienti e attenti al dividendo, soprattutto per quelle piccole la cui partecipazione in Cdp a volte è importante. Ma hanno anche visione a lungo termine. Un'azienda che investe è ben vista. Ci vuole equilibrio fra queste due cose, consolidare e investire nell'azienda e che ci sia un dividendo che consenta di avere poi risorse erogative», ha spiegato Profumo.

lde

lucrezia.degliesposti@mfdowjones.it

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0808:35 apr 2022


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