FRANCOFORTE (Reuters) - Le banche della zona euro hanno di fronte un marcato deterioramento della qualità degli asset, ma molte di esse lavorano ancora su ipotesi eccessivamente ottimistiche, per questo le autorità di vigilanza dovranno imporre una posizione maggiormente "conservativa".

"I rischi sottostanti indicano un probabile deterioramento della qualità degli asset nei prossimi mesi", ha detto Enria in un'audizione parlamentare. "I crediti deteriorati nel segmento dei prestiti al consumo e gli incagli, sia per le famiglie che per le imprese, sono in aumento", ha precisato. 

Enria ha aggiunto che le autorità di vigilanza esamineranno attentamente il capital planning e metteranno in discussione gli interventi gestionali per garantire "un adeguato livello di prudenza".

Se da un lato l'aumento dei tassi di interesse e dei margini sta incrementando la redditività delle banche in questo momento, dall'altro lato, dice Enria "questo si ripercuote sulla capacità dei clienti con un elevato grado di leva finanziaria di ripagare i propri debiti o di soddisfare le richieste di margini e può innescare bruschi aggiustamenti nella volatilità dei mercati finanziari".

L'esposizione creditizia delle banche ai creditori corporate energy-intensive sarà un'area di particolare attenzione, anche se fino ad ora ci siano stati solo segnali limitati di sofferenza.

"L'attenzione sul risk management di queste esposizioni è necessario alla luce del recente temporaneo allentamento degli obblighi di marginazione, permettendo l'uso di garanzie bancarie non collateralizzate come collaterale per aziende non finanziarie che accedono ai servizi di compensazione centrale", ha detto Enria.

La volatilità del mercato dell'energia ha incrementato lo stress finanziario per i venditori e produttori di energia, e i regolatori hanno temporaneamente allentato i requisiti in termini di collaterale per evitare una nuova contrazione di liquidità all'inizio dell'autunno.

Enria ha anche aggiunto che la Bce pubblicherà a breve i risultati della propria indagine sui legami tra le banche e il resto del settore finanziario dopo una serie di crisi, come il collasso di Archegos Capital Management lo scorso anno e le tensioni nel mercato obbligazionario britannico che hanno quasi travolto i fondi pensionistici a settembre.

"Abbiamo in programma di comunicare pubblicamente i risultati di queste verifiche e come pensiamo di agire di conseguenza".

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)