FRANCOFORTE (Reuters) - Secondo un'indagine della Banca centrale europea, le banche della zona euro hanno limitato l'accesso al credito per le imprese ai livelli più alti dalla crisi del debito del 2011 e prevedono di continuare, visto il crescente pessimismo sull'economia in seguito all'aumento dei costi di finanziamento.

Ma anche la domanda di prestiti da parte delle imprese e delle famiglie è diminuita, con la domanda di mutui ipotecari che ha registrato il calo più consistente di sempre, a causa dell'aumento dei tassi di interesse e della riduzione della fiducia, secondo quanto emerge dallo studio sull'attività creditizia delle banche a cura della Bce (Bank Lending Survey).

I risultati della Bls potrebbero giocare a favore dei banchieri della Bce che, nella riunione di giovedì, si pronunceranno a favore di una riduzione dei rialzi dei tassi nei prossimi mesi.

Il 26% delle banche intervistate dalla Bce ha affermato di aver irrigidito i propri standard per l'approvazione dei prestiti alle imprese nell'ultimo trimestre dello scorso anno, effettuando il maggiore inasprimento dal 2011.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)