E' quanto emerge dall'indagine trimestrale sul credito della Bce, con molte aziende che dipendono da liquidità di emergenza a causa delle misure restrittive anti-covid.

Con gran parte dell'Europa in lockdown durante il 2020, il credito bancario è stato un'ancora di salvezza vitale per mantenere a galla le aziende e la Bce ha concentrato gran parte dei suoi sforzi nel mantenere basso il costo del credito per l'economia reale.

Ma gli istituti di credito hanno iniziato a rendere più difficile l'accesso al credito per famiglie e imprese nell'ultimo trimestre dell'anno e prevedono di continuare.

"Le banche dell'area euro hanno in cantiere un continuo inasprimento netto degli standard di credito sui prestiti alle imprese nel primo trimestre del 2021, viste le continue incertezze sullo sviluppo della pandemia e i suoi effetti sul rischio di credito dei mutuatari", è quanto si evince dall'indagine della Bce.

Atteso anche un inasprimento dell'accesso al credito edilizio e al consumo, secondo un'altra indagine di Francoforte condotta tra il 4 e il 29 dicembre su 143 istituti di credito, proprio mentre le misure restrittive venivano inasprite in gran parte del blocco valutario.

Nel timore di restrizioni all'accesso al credito da parte delle banche, il mese scorso la Bce ha concesso prestiti agli istituti di credito a tassi inferiori all'1%, a condizione che si impegnassero a fornire liquidità alle aziende, molte delle quali vanno avanti nell'attesa che venga decretata la fine delle restrizioni introdotte contro la diffusione della pandemia.

Secondo la Bce, nel primo trimestre le banche prevedono un moderato incremento netto della richiesta di finanziamenti alle imprese, soprattutto di liquidità a breve termine, e un possibile decremento di mutui per la casa.

Le banche sostengono, nonostante le misure di vigilanza abbiano rafforzato la loro posizione patrimoniale e contribuito alle capacità di finanziamento, di risentire di un impatto restrittivo sugli standard di credito in tutte le categorie di prestiti.

L'indagine trimestrale sul credito arriva appena due giorni prima della riunione di politica monetaria della Bce che confermerà la sua strategia espansiva, ma difficilmente approverà ulteriori misure di stimolo.