Per il trimestre fino al 30 settembre, l'utile netto dell'istituto finanziario attribuibile agli azionisti ordinari è salito a 7,26 miliardi di dollari, o 85 centesimi per azione, da 4,44 miliardi di dollari, o 51 centesimi per azione, un anno fa.

In media gli analisti avevano previsto un utile di 71 centesimi per azione, in base alle stime Ibes elaborate da Refinitiv.

Bank of America, la seconda banca statunitense in termini di asset, ha liberato riserve da 1,1 miliardi di dollari durante il trimestre. Nel 2020 la banca ha stanziato decine di miliardi di dollari per coprire potenziali prestiti in default, per poi liberarli con costanza in seguito al miglioramento dell'outlook economico.

Data la composizione dei bilanci dell'istituto, BofA è tra le banche Usa più sensibili a modifiche dei tassi d'interesse.

La decisione effettuata lo scorso anno dalla Federal Reserve di lasciare il tasso di riferimento vicino allo zero per contrastare l'impatto economico della pandemia ha penalizzato il settore bancario, dove un'ampia percentuale dei ricavi dipende dalla differenza tra gli interessi ricevuti sui prestiti e gli interessi pagati sui depositi.

I ricavi di Bank of America sono balzati del 12% a 22,8 miliardi di dollari.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma/Milano XXX, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)