I criptoasset sono crollati di valore nelle ultime settimane, in parte a causa del crollo di terraUSD, una stablecoin il cui valore era derivato da complessi processi algoritmici.

Di conseguenza, i regolatori come il Comitato di Basilea sono preoccupati per i potenziali rischi per il sistema finanziario derivanti dal settore delle criptovalute, poco regolamentato, anche se ancora piccolo rispetto alle dimensioni dei mercati globali di azioni, obbligazioni e derivati.

Le proposte di giovedì segnano la seconda consultazione pubblica di Basilea sulle criptovalute, che richiederebbe alle banche di adottare una posizione conservativa nell'accantonamento di capitale per le partecipazioni in criptovalute.

La proposta del Comitato afferma che i criptoasset che non sono sostenuti da attività come le valute tradizionali, e le monete stabili che non dispongono di meccanismi di stabilizzazione efficaci, dovrebbero continuare ad essere soggetti ad un trattamento prudenziale conservativo per quanto riguarda il capitale accantonato per le perdite potenziali.

Ha inoltre proposto un nuovo limite alle esposizioni lorde a tali criptoasset.

Nel giugno dello scorso anno, Basilea aveva pubblicato una prima consultazione sul settore delle criptovalute, in cui si proponeva che le banche dovessero detenere un capitale sufficiente a coprire completamente le perdite su eventuali partecipazioni in bitcoin.

Basilea ha dichiarato di voler mantenere la struttura di base di quella prima proposta, che divideva i criptoasset in due grandi gruppi, uno comprendente le monete stabili e l'altro i criptoasset a più alto rischio, che avrebbero richiesto un trattamento patrimoniale più conservativo.

Le ultime proposte di Basilea includono nuovi elementi, come il capitale aggiuntivo per coprire i "rischi in evoluzione" delle tecnologie di distributed ledger o blockchain, che sono alla base dei criptoasset.

Il comitato ha dichiarato che continuerà a monitorare gli sviluppi del mercato per verificare se le proposte devono essere ulteriormente inasprite.

Il comitato, composto dai regolatori bancari dei principali centri finanziari del mondo, ha detto che prevede di finalizzare le regole entro la fine dell'anno.