Con un'inflazione nella zona euro vicina al 10%, la Bce ha aumentato i tassi al ritmo più rapido mai registrato negli ultimi mesi e ha promesso ulteriori rialzi fino al prossimo anno, nella speranza di impedire che la rapida crescita dei prezzi si radichi. 

In un intervento Nagel ha appoggiato questi piani, ma si è anche espresso a favore del ritiro di alcune misure non convenzionali, come la sostituzione dei bond in scadenza con altri nuovi.

La Bce non sta acquistando nuovo debito, ma continua a reinvestire i miliardi di euro in scadenza ogni mese nei suoi 5.000 miliardi di euro di obbligazioni.

"Penso che sia importante porre termine rapidamente alle nostre misure speciali quando hanno fatto il loro lavoro", ha detto Nagel in una conferenza all'Università di Lucerna, in Svizzera.

I reinvestimenti nell'ambito del Programma di acquisto asset (App), che ha un valore di 3.300 miliardi di euro, dovrebbero continuare a tempo indeterminato, ma un numero crescente di banchieri centrali vorrebbe ridurre queste partecipazioni e il mese prossimo è previsto un dibattito sulla possibilità di farne scadere una parte. 

Nagel non ha fornito dettagli sull'entità di un rialzo dei tassi in ottobre, ma ha affermato che i tassi devono aumentare anche se ciò dovesse frenare la crescita.

"La lotta all'inflazione comporta degli oneri", ha detto. "È probabile che la crescita venga temporaneamente frenata".

"Ma non fare nulla e lasciare che le cose facciano il loro corso non è un'opzione", ha aggiunto. "L'inflazione corrode la ricchezza... e colpisce più duramente i più deboli".

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Antonella Cinelli)