LONDRA (awp/ats/ans) - "L'Italia deve fare di più per attrarre le aziende alla Borsa di Milano". Lo Scrive il Financial Times in un'analisi che registra gli addii al listino di grandi gruppi come Exor, Tod's e Atlantia ricordando che "quasi due dozzine di aziende si sono cancellate da Borsa Italiana quest'anno o hanno annunciato l'intenzione di farlo".

Ft segnala l'opinione diffusa che "la combinazione di regole di quotazione complesse e il calo dei prezzi delle azioni hanno messo Borsa Italiana in una posizione di svantaggio rispetto alle Borse più grandi. La questione più ampia è che molte società trovano la Borsa di Milano 'sempre meno attraente rispetto ad altri Paesi - ha dichiarato Giancarlo Giudici, professore di finanza aziendale presso il Politecnico di Milano -. È una questione di dover fare i conti con le autorità di regolamentazione nazionali; i requisiti sono complessi, così come le procedure'".

L'indice Ftse Mib, ricorda il quotidiano anglosassone, nell'articolo intitolato 'L'Italia dovrebbe con urgenza aumentare l'appeal della Borsa di Milano dopo i delisting', "è sceso di circa il 20 per cento quest'anno, sottoperformando altri principali indici europei" e rileva peraltro che "quest'anno il Ministero delle Finanze italiano ha cercato di rivedere le norme che regolano le offerte pubbliche iniziali nel tentativo di incrementare le quotazioni. Per esempio è stata eliminata la richiesta che tutti i prospetti per la quotazione fossero tradotti in italiano, semplificando così il processo".

D'altra parte Borsa Italiana che è stata venduta dalla Borsa di Londra a Euronext per 4,3 miliardi di euro nel 2020, "non è stata esente da successi quest'anno. Ha attirato 20 società, con Technoprobe, un produttore di apparecchiature di prova per semiconduttori, con un valore di mercato di 4,4 miliardi di euro, il più grande nuovo arrivato. Sebbene non vi siano aziende tecnologiche di rilievo - riprende Ft - la Borsa ospita diversi gruppi del lusso, che riflettono la loro importanza nell'economia nazionale. Moncler, Brunello Cucinelli e Salvatore Ferragamo sono tutti quotati su Borsa Italiana, mentre Prada sta esplorando una quotazione secondaria a Milano. Il gruppo di Renzo Rosso Only The Brave sta cercando di quotarsi in Borsa a Milano entro il 2024".

Fabrizio Testa, amministratore delegato di Borsa Italiana, ha riconosciuto, conclude il Financial Times, che "dobbiamo continuare a cambiare processi, regole e leggi per rispondere alle esigenze degli imprenditori".