PECHINO (awp/ats/ans) - Le Borse di Hong Kong e della Cina continentale hanno chiuso in volata sulle voci non confermate di un possibile allentamento della politica "zero-Covid", la cui attuazione forzata sta creando gravi problemi economici e sociali.

Il portavoce del ministero degli esteri Zhao Lijian, durante il briefing quotidiano, ha detto di non essere a conoscenza della situazione: "non so dove abbiate preso queste informazioni. Non ne so davvero nulla", ha detto.

La vicenda è nata da un post sulle reti sociali, rilanciato su Twitter dall'influente economista Hao Hong, secondo cui sarebbe stato costituito un "Comitato per la riapertura" formato dal membro del Comitato permanente del Politburo Wang Huning, il cui compito sarebbe di esaminare i dati Covid all'estero per valutare vari scenari con l'obiettivo di allentare la "tolleranza zero" a partire dal marzo 2023.

Tuttavia, né i media statali cinesi né i funzionari del governo hanno confermato l'ipotesi sull'istituzione di un apposito comitato.

L'indice Hang Seng segna un +5,23% a 15.455,27 punti, dopo essere salito di oltre il 6% di massimo intraday, chiudendo con i maggiori guadagni da maggio 2009. L'indice Composite di Shanghai ha guadagnato il 2,62%, a 2.969,20 punti, mentre quello di Shenzhen ha segnato un balzo del 2,97% a quota 1.942,36.

Il post sulle reti sociali si è aggiunto al rally già in corso a Hong Kong e in tutta l'Asia mentre gli investitori attendono per domani un annuncio della Federal Reserve su un rallentamento del ritmo di aumento dei tassi per combattere l'inflazione.

I titoli tecnologi di Hong Kong, tra i più penalizzati negli ultimi mesi per la stretta voluta dalla leadership comunista, hanno ripreso quota: Alibaba è salita di oltre il 7%, mentre Tencent e Meituan hanno centrato rialzi a doppia cifra. Sugli scudi le azioni dei casinò: Macao Wynn Macau, Sands China, MGM China e Melco, che hanno accumulato guadagni di oltre il 10%. Mentre Cathay Pacific è balzata di oltre il 3% e Air China di oltre il 6%.