MILANO (Reuters) - Due oil service guidano la classifica dei titoli migliori e peggiori nell'indice Ftse Mib a Piazza Affari per il 2022: la star del listino milanese è Tenaris con un balzo del 79%, mentre la maglia nera va a Saipem che registra un calo di circa il 76%.

Il forte balzo del prezzo del Brent ha avvantaggiato Tenaris, mentre Saipem ha subito le turbolenze legate all'aumento di capitale da 2 miliardi di euro concluso lo scorso luglio. Il forte recupero registrato nell'ultimo trimestre non è bastato a salvarla dall'ultimo posto in classifica.

Sul fronte opposto, la peggiore del 2022 dopo Saipem è Tim con un ribasso del 48,8% a ieri, cui si aggiunge l'ulteriore calo odierno. Male anche Nexi che registra una contrazione del 46,7% e Amplifon a -41,7%.

Molto vendute anche le utility, come Hera (-30,95%), ENEL (-27,8%) e A2A (-27,2%),

Fuori dal paniere principale, andamento stellare per D'Amico International, società attiva nello shipping petrolifero che registra un incremento annuale che sfiora il 300% (+295,8%), mentre Saras, la società di raffinazione che fa capo alla famiglia Moratti, segna un balzo del 107,6%.

Sul fronte opposto, performance molto negativa per Italia Indipendent, il brand di "eyewear" fondato da Lapo Elkann che registra un rosso del 90,5%, il peggiore andamento a Piazza Affari per l'anno che sta per concludersi.

Quanto agli scambi, sono sostanzialmente stabili rispetto al 2021 con una media giornaliera di 2,2 miliardi di euro e una media di oltre 303.000 contratti. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 7 marzo con 854.001 contratti scambiati, picco per controvalore il 24 febbraio con 5,3 miliardi di euro, dice Borsa Italiana.

Intesa Sanpaolo è stata l'azione più scambiata per controvalore, per un totale di 62 miliardi di euro, mentre Unicredit la più scambiata in termini di contratti con più di 5,5 milioni di contratti.

Per quanto riguarda le matricole di Borsa, nell'anno ci sono state 30 ammissioni, di cui 29 Ipo. A dicembre si contano sui mercati di Borsa Italiana 414 società quotate. Di queste, 223 società si trovano sul mercato Euronext Milan e 190 su Euronext Growth Milan (il mercato di crescita dedicato alle piccole e medie imprese).

Rispetto alle 29 Ipo, 3 sono sbarcate su Euronext Milan e 26 su Euronext Growth Milan.

Infine, la capitalizzazione complessiva delle società quotate al 23 dicembre si attesta a 626,2 miliardi di euro, pari al 33,9% del Pil.

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)