Buone performance per un nutrito gruppo di banche grazie al balzo dei margini di interesse indotto dalla stretta monetaria della Bce: Mps e Bper con un balzo rispettivamente del 60,4% e del 57,7%, Pop Sondrio +56% e Banco Bpm +42,7%.

Maglia nera, invece, per Diasorin in flessione del 28,5%, penalizzata dal venire meno dei test legati al Covid 19. Giù anche Finecobank a causa del balzo dei rendimenti dei titoli di Stato.

E' questa la fotografia dei titoli migliori e peggiori a Piazza Affari nell'anno che sta per terminare, secondo i dati forniti da Borsa Italiana alla chiusura di ieri.

Il 2023 ha visto la Borsa di Milano protagonista in Europa con l'indice Ftse Mib che sta registrando un balzo di oltre il 28%, il migliore fra i principali indici a livello europeo.

Restando nel Ftse Mib, molto positiva anche la performance di Ferrari che centra un rialzo del 52%, ritoccando più volte nel corso dell'anno i massimi storici. Corre anche Stellantis con una crescita delle azioni che sfiora il 60%.

Le continue speculazioni legate alla cessione della rete fissa fanno bene anche a Tim, in rialzo del 38,4%. Stm sale del 37,8% in scia alla corsa del Nasdaq.

Nel lusso la migliore performance è di Brunello Cucinelli (+27,8%) che è approdata nell'indice principale dal 18 dicembre scorso.

Fuori dal paniere principale, la star del listino milanese è Olidata che registra un balzo del 253,9%, seguita da Sogefi in crescita del 118% circa.

Sul fronte opposto peggiore titolo dell'anno è ePrice che subisce una flessione del 99,8%.

SCAMBI STABILI, RECORD CONTROVALORE IL 30 NOVEMBRE

Per quanto riguarda gli scambi, sono sostanzialmente stabili e hanno raggiunto una media giornaliera di circa 2,3 miliardi di euro e oltre 270.000 contratti. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 13 marzo con 522.384 contratti scambiati e per controvalore il 30 novembre con 6 miliardi di euro.

UniCredit è stata l'azione più scambiata per controvalore, con un totale di 74 miliardi di euro e con quasi 5 milioni di contratti scambiati, superando Intesa Sanpaolo sul podio nel 2022.

Relativamente alle matricole, Piazza Affari chiude il 2023 con 39 ammissioni di cui 36 Ipo: 4 sul mercato principale Euronext Milan e 32 su Euronext Growth Milan, il mercato di crescita dedicato alle Pmi.

Complessivamente sono 429 le società quotate, di cui 225 sul mercato principale Euronext Milan e 203 su Euronext Growth Milan.

Infine, la capitalizzazione delle società quotate al 28 dicembre 2023 si attesta a 761 miliardi di euro, pari al 39,4% del Pil.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)