Forte balzo del prezzo del petrolio con il Brent che si porta sopra il livello di 70 dollari al barile a seguito delle tensioni in Medio Oriente per l'attacco su alcuni impianti petroliferi in Arabia Saudita.

Stringe lo spread fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 101 punti base.

"Con lo spread che rientra il denaro ritorna in borsa e sulle utility oltre che sulle banche con volumi abbastanza sostenuti", osserva un trader.

Banche in rally: le big UNICREDIT e INTESA SANPAOLO si muovono in rialzo rispettivamente del 3,9% e del 3,2%. Raccolta anche BANCO BPM (+3,7%) e sempre forte CATTOLICA (+3,4%) dopo l'accordo che supera le divergenze sulla bancassurance definendo le condizioni di adeguamento e prosecuzione della partnership. Il broker Equita sottolinea che "la notizia sostiene l'appeal speculativo della banca e aumenta le probabilità di un deal con Bper, il cui primo azionista Unipol ha ultimamente ribadito l'interesse a valutare le opzioni per la creazione di un gruppo bancario più forte a condizione di essere il partner bancassicurativo della combined entity".

MEDIOBANCA avanza del 2,3%, tornata sotto i riflettori dopo l'ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone nel capitale e in attesa delle prossime mosse da parte di Leonardo Del Vecchio.

Effetto greggio per le oil companies, in particolare SAIPEM che avanza del 3%, ma il titolo viene da sedute molto pesanti in scia ai risultati 2020. Bene anche l'altra oil service TENARIS (+1,8%), già premiata dal mercato per i risultati del quarto trimestre. Corre anche la major ENI in salita dell'1,6%. Secondo il broker Bestinver, l'aumento delle tensioni in Medio Oriente sostiene i titoli legati al petrolio: "ci aspettiamo una reazione positiva oggi, sebbene riteniamo che gli attuali prezzi del petrolio non siano sostenibili nel medio termine".

Fra le utility corre A2A in progressione del 3,5% trascurata di recente.

Al contrario prosegue la fase ribassista di DIASORIN che arretra del 2,5% in attesa dei risultati trimestrali giovedì prossimo.

Nell'automotive, fermento sulle azioni STELLANTIS con un balzo del 5%, CNH segna una crescita del 6% ed EXOR del 4,7% dopo che la holding della famiglia Agnelli ha annunciato l'avvio di una partnership nel lusso con Christian Louboutin, di cui diverrà socio con il 24% investendo 541 milioni di euro. Secondo Equita, "questo investimento rappresenta il 2% del Nav di Exor lasciando la struttura finanziaria solida".

Fuori dal paniere strappa CERVED con un balzo che supera il 13% sulle indiscrezioni che il gruppo è in trattative avanzate con il fondo Usa Centerbridge per la vendita della sua divisione di recupero crediti valutata a circa 400 milioni di euro. Cerved ha confermato trattative non in esclusiva con fondi di private equity. Bestinver ipotizza un multiplo in linea con 8 volte l'ebitda 2021 di Cerved e ritiene che il valore di 400 milioni sia l'equity value dell'operazione. Equita ha portato il prezzo obiettivo sul titolo a 9,2 euro e la raccomandazione a "Buy".

Vola con un raddoppio del proprio valore il titolo ISAGRO con un balzo del 110% circa dopo che il gruppo Usa Gowan ha annunciato di avere raggiunto il controllo indiretto della società che opera a livello mondiale nel mercato di agrofarmaci e biostimolanti con conseguente lancio dell'Opa totalitaria a 2,76 euro per azione, il 120% in più rispetto alla chiusura di venerdì.