Anche i risultati sotto le attese di Boeing contribuiscono alla cautela degli investitori che, dopo il rally di inizio anno, stanno prendendo profitto in attesa della tornata di trimestrali di società italiane che parte la prossima settimana.

Intorno alle 16,20 l'indice FTSE Mib è in calo dello 0,5%. Volumi molto sottili intorno a 1,1 miliardi di euro. Anche oggi sono state chiuse le borse cinesi e di Taiwan per i festeggiamenti del nuovo anno lunare.

Tra i titoli in evidenza:

Sempre ben raccolta Iveco a +3% e sui massimi da un anno, dopo l'annuncio di un accordo con De Lijn, azienda controllata dal governo per i trasporti pubblici delle Fiandre, per la vendita di un primo lotto di 65 autobus urbani completamente elettrici E-Way e ulteriori lotti fino a un totale di 500 mezzi. Equita stima che il valore del contratto possa essere fra 250-300 milioni di euro, pari al 3% del fatturato della divisione.

Molto forte anche Leonardo (+3,1%) sulle ipotesi di una possibile commessa legata al jet da combattimento "Eurofighter". In generale prosegue il momento positivo dei titoli legati al comparto della difesa iniziato con la guerra in Ucraina e che oggi ha avuto un nuovo sussulto dopo che il governo tedesco ha dato il via libera all'invio dei carri armati Leopard prodotti da Rheinmetall.

Ripiega, invece, Saipem con un calo dell'1,9% dopo una fiammata di oltre il 2% in avvio a seguito della promozione di Citigroup a 'buy' da 'neutral' con target price a 2 euro da 1,1. Sul titolo ci sono fisiologiche prese di profitto alla luce della corsa del titolo negli ultimi mesi. In flessione dell'1,5% Eni in un contesto di generale debolezza per il comparto oil a livello europeo (-1,1% lo stoxx europeo).

Venduta Mps in calo dell'1,1%, mentre le big Intesa SP e Unicredit salgono dello 0,5%.

Fuori dal paniere spunti sulla Lazio che sale del 2,9% dopo la vittoria per 4-0 contro il Milan e il terzo posto in classifica. Juventus guadagna lo 0,45%.

Raccolta anche Iren (+0,8%) sulle indiscrezioni di stampa secondo cui il fondo F2i starebbe valutando l'uscita da Iren Acqua, di cui possiede il 40%.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)