MILANO (Reuters) - Dopo una partenza in leggero rialzo, Piazza Affari annulla i primi modesti guadagni e si porta sulla parità nell'ultima seduta del mese, in linea con l'andamento delle altre borse europee.

Il clima sui mercati resta sempre condizionato dalle incertezze sul fronte della crisi energetica e dai crescenti rischi di recessione in un contesto di politica monetaria restrittiva.

Qualche nuova indicazione potrebbe arrivare dai dati sull'inflazione nella zone euro.

I movimenti sul listino stamani risentono degli aggiustamenti di portafoglio di fine mese da parte degli investitori.

Intorno alle 9,55 l'indice FTSE Mib guadagna un marginale 0,06%

Tra i titoli in evidenza:

Bancari in evidenza con Unicredit in testa al FTSE Mib a +2,8% dopo il via libera della Bce alla seconda tranche del programma di buyback fino a 1 miliardo di euro. Flussi in acquisto anche su Bper (+2%) e Banco Bpm (+1%), mentre al contrario non si arresta la discesa di Mps, in calo di oltre 5%, sempre penalizzato dall'incertezza attorno al prossimo aumento di capitale iperdiluitivo da 2,5 miliardi.

Deboli i petroliferi ma senza scossoni. Saipem cede lo 0,6% senza risentire in modo particolare della notizia delle dimissioni, con effetto immediato, dell'AD Francesco Caio e della nomina del nuovo amministratore delegato Alessandro Puliti. Eni < ENI.MI> perde lo 0,1%.

Nel lusso Cucinelli, volatile, è in forte ribasso del 5,1% nonostante i buoni risultati pubblicati ieri e la conferma dell'outlook.

(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)