Le trimestrali dei grandi gruppi statunitensi sono al centro dell'attenzione del mercato dopo che i recenti timori su risultati deludenti avevano scoraggiato gli investitori dal prendere posizioni sull'azionario. Le buone notizie sul fronte corporate, in una seduta segnata da un generale mood positivo, favoriscono dunque acquisti sui titoli più depressi.

Scarso impatto hanno avuto invece i dati macro Usa pubblicati oggi sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazioni su base settimanale, in calo da oltre un anno e mezzo, e i prezzi alla produzione di settembre, in linea con le attese.

Intorno alle 15,10 l'indice FTSE Mib segna un progresso dell'1,2%.

Tra i titoli in evidenza:

In un settore bancario gettonato in tutta Europa, seduta in grande spolvero per Banco Bpm che balza del 4,2% circa dopo il "buy" assegnato al titolo da Jefferies che evidenzia gli effetti positivi sui conti che potranno derivare dalla possibile internalizzazione del business assicurativo, non ancora prezzati dal mercato.

Bene anche Bper, (+1,9%), che Jefferies ha iniziato a coprire con "hold".

Sempre sui finanziari, forte Finecobank in rialzo del 4,2%, e Nexi +2,4%, quest'ultima in attesa dell'esito dell'istruttoria Antitrust sulla fusione con Sia.

Sul fronte opposto Leonardo sprofonda di oltre il 6% dopo che Boeing ha lamentato difetti alle forniture di alcune parti per il velivolo 787 Dreamliner.

Acquisti anche sul settore energia con Eni che sale dell'1,4% e Saipem dell'1,1%

Prova a rialzare la testa Cnh, debole per la gran parte della seduta appesantita dall'annuncio della chiusura temporanea di diversi siti produttivi in Europa a causa della carenza di componenti chiave, soprattutto di semiconduttori.

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)