MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in rialzo in linea con gli altri listini europei, confermando il recupero già innescato ieri dopo la brutta seduta di martedì per i timori sui tassi alimentati dall'inflazione Usa.

Passa dunque in secondo piano il taglio delle stime sulle crescita della zona euro per il 2024 da parte della Commissione europea, che però sostiene che nell'anno in corso l'inflazione si manterrà più contenuta di quanto stimato in precedenza.

Relativamente all'Italia la Commissione prevede per il 2024 una crescita dello 0,7% rispetto allo 0,9% ipotizzato lo scorso novembre, confermando l'1,2% previsto per il 2025.

Mentre a Wall Street i futures perdono leggermente terreno rispetto ai maggiori rialzi iniziali, l'indice Ftse Mib consolida i rialzi delle mattinata registrando, intorno alle 13,20, un +0,96%. Volumi sull'azionario italiano pari a 1,3 miliardi di euro.

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Sul listino milanese brilla Prysmian (+5,4%) spinta dalla notizia sul perfezionamento di tre commesse dal valore aggregato di circa 5 miliardi e dalla guidance migliore delle attese annunciata dalla concorrente francese Nexans.

Sugli scudi anche Stellantis (+5,2%) in scia al buon andamento di tutto il settore auto europeo e ai solidi risultati 2023 annunciati dal gruppo italo-francese stamani insieme al rialzo del dividendo e al piano di buyback da 3 miliardi. I conti sono generalmente in linea con le attese degli analisti, con qualche sorpresa positiva per la generazione di cassa.

Sempre in tema di trimestrali, in leggero rialzo Telecom Italia (+0,3%). Secondo Equita i risultati del quarto trimestre sono migliori delle attese sia a livello di conto economico che di cassa, guidati dal repricing nel fisso e nel mobile. "Nel complesso, vediamo i risultati soprattutto dei piani di repricing nel fisso e nel mobile e di forte controllo dei costi e degli investimenti iniziare a portare a una dinamica più favorevole di ricavi ed Ebita domestici e generazione di cassa, che pensiamo andrà a consolidarsi nel 2024-26", commenta il broker.

In fondo al listino ritracciano le banche, con Banco Bpm che sconta inoltre la notizia sull'uscita della Fondazione Crt dal capitale, che potrebbe modificare gli equilibri azionari in un istituto che da tempo il mercato vede come un attore chiave nel consolidamento bancario.

Nel resto del settore del credito Bper perde il 2,4%, Mps l'1,6% e Unicredit lo 0,9%.

Restando tra i finanziari DoValue arretra di oltre il 2% penalizzata dalle indiscrezioni stampa secondo cui UniCredit sarebbe in trattative esclusive con Prelios per la creazione di una partnership strategica per la gestione dei crediti deteriorati in vista della scadenza del contratto attualmente in vigore con Dovalue.

"Sebbene l'impatto sia relativamente marginale in termini di GBV e P&L l'aspetto più rilevante è a nostro avviso, in attesa di un refocus verso il segmento di Utp e Stage 2, il venir meno di un contratto flusso con un partner di dimensioni rilevanti in un contesto in cui l'ammontare di nuovi flussi di credito deteriorato sul mercato primario risulta ridotto", commenta Equita. Anche Mediobanca non vede rischi futuri sulla stabilità finanziaria di DoValue, ma rimane cauta sulle prospettive di crescita della società nel breve periodo.

(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)