A pesare anche il forte calo della borsa nipponica, che comunque veniva da massimi storici.

Ieri il presidente della Fed Jerome Powell, in audizione presso la Commissione Servizi Finanziari della Camera, ha sottolineato che gli interventi di politica monetaria dipendono naturalmente dall'andamento dell'economia e non va dato per scontato che l'inflazione Usa prosegua con continuità nella fase discendente, ma questo non compromette la prospettiva di un taglio dei tassi nel corso dell'anno.

Oggi sarà la volta della Bce che si dovrebbe concludere con una conferma del costo del denaro sui livelli attuali e una prima mossa espansiva che resta probabile in giugno.

Intorno alle 9,40 l'indice Ftse Mib arretra dlelo 0,20%.

Anche oggi i risultati del 2023 stanno influenzando i corsi di numerose società quotate.

In netto calo Tim ordinarie e risparmio in del fra il 5,5% e il 5% dopo i risultati e il piano al 2026 resi noto ieri sera a mercati chiusi. Il piano sarà presentato nel pomeriggio agli analisti. Un trader dice che il mercato esprime timori sull'indebitamento del gruppo. Equita scrive nel daily che "nel complesso, i messaggi sull'Ebitda aL domestico sono forti e front-loaded, mentre sarà da capire meglio il deleverage".

Giù Pirelli che arretra del 2,3% post risultati e piano al 2025. Secondo Banca Akros, gli obiettivi sono già nei prezzi del titolo e per questo ha tagliato la raccomandazione da Buy a Neutral con prezzo obiettivo a 5,8 euro da 5,50.

Effetto risultati anche su Ferragamo che arretra dell'1,6%. Equita sottolinea che "l'Ebitda 2023 è stato meno debole del previsto grazie, ma la partenza dell'anno delle vendite ancora negativa" e c'è una visibilità ancora limitata sui tempi del rilancio.

Nexi, volatile, sale dell'1,8% dopo i risultati in linea con le attese e l'annuncio del buyback.

Buzzi in rialzo del 2,7% con un trader che cita l'upgrade di Bofa a 50 euro.

Fra le utility, svetta Acea in crescita dell'1% post presentazione del piano al 2028 ieri e dopo che Mediobanca Securities l'ha promossa a Buy con target a 20 euro.

Bene le oil service con Saipem in salita del 2% in un trend rialzista partito con i risultati la settimana scorsa e oggi Citigroup ha portato il prezzo obiettivo a 3,1 euro da 2,4 euro precedente. Sempre tonica Maire Tecnimont (+4,8%) e nuovi massimi da luglio 2011 a 6,8 euro post piano industriale.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)