Il clima resta incerto tra inflazione, rialzo dei tassi e timori di recessione. E mentre in Europa non si riesce ancora a trovare un accordo sul tetto del prezzo del gas, in Italia gli occhi sono sul Quirinale, dove il presidente Sergio Mattarella concluderà le consultazioni per poi dare l'incarico per la formazione del nuovo governo.

Intorno alle 9,35 il FTSE Mib cede lo 0,9%.

Tra i titoli in evidenza:

I ribassi si concentrano su energia e manifattura, mentre le banche si mostrano più resistenti, in linea con i movimenti settoriali europei.

Brilla in particolare BPER che sale di oltre 1% in un settore che perde in media lo 0,3% e che vede UNICREDIT piatta e INTESA SANPAOLO in calo di 0,7%.

MPS resta stabile al prezzo di sottoscrizione di 2 euro, mentre i diritti dell'aumento, volatili, cedono il 2,5%.

In calo del 2,2% SAIPEM dopo il rally di ieri sull'onda di un maxi-contratto in Qatar, ma scende anche ENI (-0,6%), che ha peraltro rassicurato sul fatto che non ci siano criticità nella gestione delle margin call.

Scende tutto il comparto auto con CNH e BREMBO intorno a -1,8%, FERRARI e STELLANTIS poco lontane.

Debole anche il lusso dopo la trimestrale di Kering ieri che ha messo in luce una crescita inferiore alle attese per il suo marchio di punta Gucci. Il settore è debole in tutta Europa e il gigante francese perde oltre 3%. MONCLER e FERRAGAMO cedono entrambe più del 2%, CUCINELLI perde circa 1% dopo il balzo di ieri in scia al miglioramento della guidance di fine anno.

Realizzi su INTERPUMP dopo il rialzo della vigilia.

(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)