Le borse trovano sostegno dall'andamento positivo dei futures sugli indici di Wall Street all'indomani di una seduta negativa.

Il mercato dei tassi Usa, con il balzo dei rendimenti dei Treasury continua tuttavia a condizionare il sentiment mentre gli investitori ragionano in un orizzonte di irrigidimento della politica monetaria Usa.

Alle 13,00 l'indice FTSE Mib è in calo dello 0,04%.

Tra i titoli in evidenza:

Non si placa la pressione su Telecom Italia, appesantita dall'incertezza sulle strategie del gruppo e dall'affievolirsi della prospettiva di un'offerta pubblica di Kkr. Il titolo perde il 2,74% sopra i minimi della mattinata.

Prysmian perde oltre il 2% in scia alle ispezioni effettuate dall'antitrust tedesco su alcuni stabilimenti del gruppo in Germania per accertare un possibile coordinamento per la determinazione del sovrapprezzo sui metalli applicato come standard dall'industria in Germania.

Spunti positivi nel lusso in un settore spinto dagli incoraggianti dati sulle vendite riportate da Richemont e Burberry. A Milano Moncler balza del 3,9%, CUCINELLI di oltre il 3% e Tod's dell'1,5%, mentre Ferragamo non beneficia del clima positivo sul comparto e cede lo 0,3%.

In fondo al FTSE Mib Recordati è in calo del 2,2% e Stm dell'1,3%.

Sul fronte dei finanziari, Generali cede lo 0,8% circa mentre prosegue lo scontro interno sulla governance. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, l'effetto negativo legato all'incertezza sulla governance potrebbe tuttavia essere controbilanciato dai possibili acquisti di titoli da parte del patto Caltagirone-Del Vecchio-Crt per avvicinarsi al 20%. In attesa di nuovi sviluppi, Citigroup ha tagliato il giudizio sulla compagnia triestina a "neutral" da "buy" con target price ridotto a 19,8 da 21,2 euro.

Acquisti tra i petroliferi Saipem e Eni così come sull'automotive con Iveco e Ferrari ben intonate.

In calo i titoli Mfe (ex Mediaset) con le azioni di categoria B in discesa dell'1,7% e quelli di categoria A dell'1,5% dopo che, secondo una fonte vicina alla situazione, il gruppo sta valutando la possibilità di presentare un'offerta per i tre canali televisivi in Francia messi in vendita da TF1 e da M6 nell'ambito del processo per ottenere il via libera dell'antitrust transalpino all'integrazione tra i due gruppi. Il potenziale deal è considerato dagli analisti interessante anche se non rilevante dal punto di vista trasformativo e per le strategie di consolidamento del gruppo.

Landi Renzo balza dell'8,7% in scia all'annuncio di ieri sull'acquisizione del 90% Idro Meccanica, attraverso la controllata Safe&Cec, per un prezzo (equity value) di 6,4 milioni. "Operazione di piccola dimensione ma con una forte valenza strategica in quanto permette a Landi Renzo di accelerare la strategia di crescita nelle infrastrutture di distribuzione dell'idrogeno e del biometano", commenta Equita.

Sempre tra i titoli minori prosegue la corsa delle ultime sedute Eems, in asta di volatilità dopo un balzo dell'8,7%

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)