Nella tarda serata di ieri l'annuncio dell'offerta volontaria su Retelit, stamani quella di Generali su Cattolica e a seguire il ritocco all'insù del prezzo dell'Opa della famiglia su Carraro.

"Si tratta di notizie positive, vuol dire che c'è interesse da parte del mercato a comprare azioni anche per quote importanti", dice un trader a commento sulle ultime due Opa.

Si muovono più cedenti gli altri mercati europei che ritracciamo comunque dai massimi storici, mentre stamani molto positiva è stata la chiusura delle borse asiatiche grazie ai dati sull'occupazione Usa di venerdì scorso che confermano come la ripresa economica stia andando avanti.

Tra i titoli in evidenza:

La notizia del giorno è l'Opa volontaria totalitaria su Cattolica a 6,75 euro per azione promossa da Generali che detiene già il 24% del capitale. Il titolo Cattolica balza del 12,9% circa a 6,84 euro dopo un massimo a 6,89 euro, mentre Generali tratta in lieve rialzo (+0,42%). Il titolo della compagnia veronese è sui massimi da fine febbraio 2020 e nelle ultime sedute è stato protagonista di forti strappi al rialzo, in particolare venerdì scorso quando ha chiuso in crescita del 15% circa. E due giorni prima, in occasione dell'incremento della quota di UnipolSai in Pop Sondrio, le azioni Cattolica erano balzate di oltre il 5% con i trader che collegavano le due operazioni e già ipotizzavano una mossa simile da parte di Generali.

L'altra Opa totalitaria con obiettivo delisting riguarda Retelit da parte di Marbles al prezzo di 2,85 euro per azione. Il titolo si muove in rialzo del 13% circa a 2,91 euro, sopra quindi il prezzo di offerta. L'operazione è soggetta al raggiungimento di una soglia minima pari al 66,67% del capitale e all'ottenimento del via libera da parte del Consiglio dei ministri in tema di golden power. Un primario broker italiano rileva che il titolo ha un flottante pari a circa il 40% ed è difficile al momento stimare quali siano le possibilità che l'offerta raggiunga la soglia minima di accettazione.

Carraro sale del 2% e si adegua al nuovo prezzo d'Opa ritoccato oggi a 2,55 euro rispetto al precedente di 2,40 euro da parte di Fly Srl, della famiglia Carraro. L'opa termina il 4 giugno.

Ben raccolta anche Atlantia che avanza del 3,1% nel giorno dell'assemblea degli azionisti chiamata a valutare la proposta di Cdp-Blackstone-Macquarie per Autostrade per l'Italia. Il broker Equita rileva che "l'offerta dovrebbe essere accettata, considerando il giudizio favorevole di tutti i proxy adviser e il voto favorevole già annunciato di Edizione e di Fondazione Crt".

In netto calo Iren (-1,7%) che paga il cambio ai vertici dopo che nel fine settimana il Cda ha nominato Gianni Vittorio Armani nuovo amministratore delegato per sostituire l'uscente Massimiliano Bianco. Sempre Equita sottolinea che "sebbene l'uscita di Bianco rappresenti un elemento negativo (considerato il miglioramento apportato dal management alla gestione di gruppo), riteniamo che la rapida risoluzione del cambio di management renda il passaggio meno problematico accelerando sulla definizione della nuova strategia da parte del nuovo AD".

Corre Brunello Cucinelli con un rialzo che sfiora il 5%. Fuori dal paniere, sugli scudi anche Ovs (+4,9%) e Fincantieri (+4,8%).

Infine, prosegue la corsa di As Roma, in crescita del 3,8% e nuovi massimi a 0,50 euro tra attese speculative legate alle mosse sul calciomercato del nuovo allenatore José Mourinho per rafforzare la squadra in vista del prossimo campionato.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)