A un'ora circa dalla chiusura Piazza Affari viaggia in negativo, non lontano dai minimi della mattinata. Poco incisivo è apparso il movimento di recupero seguito all'annuncio del governatore della Fed Powell di una nuova e aggressiva strategia per raggiungere la piena occupazione e favorire la risalita dell'inflazione negli Usa, che ha invece permesso l'apertura in positivo di Wall Street.

Restano bassi i volumi a Milano, sebbene in lieve risalita dai minimi della settimana scorsa.

Tra i titoli più venduti restano i due big bancari: Intesa Sanpaolo arretra dell'1,6%, Unicredit dell'1,2%.

Volatile invece Mediobanca, ora in rialzo dell'1%. Il titolo ha aperto in positivo di oltre il 3% in scia al via libera della Bce a Leonardo Del Vecchio a salire sopra il 10% del capitale, per poi passare in rosso e poi di nuovo in rialzo. Secondo Il Sole 24 Ore Del Vecchio potrebbe portare a breve la sua partecipazione al 14%.

Penalizzati anche utility ed energia: Tenaris -1,9%, Enel -1,5%, Saipem -1,4%.

Diasorin con un -8,6% si conferma il titolo peggiore del listino principale.

In rialzo Tim, miglior titolo del listino principale, con un +2,9% che si aggiunge al balzo di ieri. Secondo fonti il governo punta a finalizzare un accordo sulla rete unica entro lunedì, in base al quale l'ex monopolista manterrebbe la maggioranza delle quote azionarie ma non quella dei posti in Cda.

Forte Tiscali, +6,3% dopo essere salita in mattinata fin del 10%. La società ha sottoscritto un'intesa con Tim per una partecipazione commerciale a FiberCop, il veicolo dove confluirà la rete secondaria di Tim e a cui parteciperà il fondo Kkr.

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(Giulio Piovaccari, in redazione a Milano Sabina Suzzi)