Dopo il giovedì nero per i toni più 'hawkish' delle attese della Bce sul percorso di rialzo dei tassi, proseguono le vendite sull'azionario anche se con un'intensità decisamente più ridotta rispetto alla vigilia.

Oltre al nervosismo degli investitori, alla volatilità della seduta odierna hanno contribuito alcuni fattori tecnici legati alle cosiddette "quattro streghe", ovvero il giorno della borsa in cui scadono simultaneamente opzioni e futures su indici e azioni.

Segnali non incoraggianti arrivano da Wall Street che dopo un avvio debole estende gli iniziali ribassi.

Intorno alle 16,30, il FTSE Mib perde lo 0,7% circa e si appresta a chiudere la settimana con un saldo negativo del 2,9%.

Tra i titoli in evidenza:

Brilla Azimut che balza del 5,6% spinta dalla notizia sull'accordo per una partnership commerciale con UniCredit.

L'istituto di Piazza Gae Aulenti, dopo una prima parte della seduta senza variazioni di rilievo, migliora nel pomeriggio e sale dell'1,6%. Gli operatori considerano l'operazione con Azimut positiva anche per la banca dato che segna un ritorno nel risparmio gestito dopo le vendita di Pioneer ad Amundi e la cessione delle quote in Fineco. L'accordo prevede infatti che UniCredit possa esercitare un'opzione di acquisto sulla società di gestione irlandese di nuova costituzione, inizialmente controllata per intero da Azimut, tra cinque anni o prima.

In deciso recupero tutto il settore bancario con Intesa Sanpaolo a +1,9% e Banco Bpm a +1,7%.

Nel resto del risparmio gestito Finecobank avanza di due punti percentuali, mentre Anima cede circa l'1%.

Deboli energetici e automotive. Tra i primi Saipem perde oltre il 2% e A2A il 3%. Nel settore auto, Stellantis è in calo dell'1,3%.

In fondo al FTSE Mib pesante Diasorin che scivola di oltre il 4%.

Fuori dal paniere principale, Ovs guadagna quasi il 3% (dopo il calo del 6% accusato ieri) sulla scia dei risultati del terzo trimestre leggermente sopra le attese, ma a spingere il titolo sono soprattutto i numeri sull'ottimo avvio del quarto trimestre. Akros ha alzato la raccomandazione sul titolo a 'buy' da 'neutral'.

Fincantieri recupera terreno e sale dell'1% nel giorno dell'annuncio sul piano industriale 2023-2027. In una intervista a Reuters l'AD Pierroberto Folgiero ha detto di prevedere un aumento delle vendite di navi militari nei prossimi anni, in quanto i paesi spenderanno di più per la difesa dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Tra i titoli minori EEMS precipita dell'8% mentre la società attiva nel mercato energetico ha annunciato la conversione dei bond emessi nell'ambito dell'accordo di investimento con Negma dello scorso settembre in un milione di nuove azioni al prezzo unitario di 0,06 euro.

(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)