A pesare sull'avvio di tutti i listini europei, in scia alla debolezza delle borse asiatiche, sono i rialzi dei rendimenti dei bond europei e dei Treasury Usa in un mercato che sconta il rafforzarsi dei timori sul fronte inflazionistico e l'attesa di probabili ricadute sui tempi del tapering.

Anche la discesa, oltre le attese, degli ordini all'industria tedeschi ad agosto, spinge gli investori alla cautela in attesa, sempre sul fronte macro, dei dati Adp sull'occupazione nel settore privato Usa che saranno diffusi nel pomeriggio.

Lo spread tra Italia e Germania sale a 106,5 punti base dai 104,1 della chiusura precedente.

Intorno alle 9,30 l'indice FTSE Mib perde l'1,4%.

Tra i titoli in evidenza:

In calo il settore automotive, con Stellantis in discesa del 2,5%, Ferrari dell'1,8% e CNH del 2%.

Tornano le vendite su STM (-2,1%) dopo il parziale recupero di ieri. Pesanti anche Atlantia (-2,6%) e Moncler(-2,3%)

Bancari fiacchi, ma in sostanziale tenuta rispetto all'andamento negativo di tutta la borsa. Baco Bpm e Unicredit, entrambi in leggero rialzo dello 0,3%, continuano ad attrarre l'interesse degli investitori sulle attese di M&A. Deutsche Bank ha migliorato a 'buy' il giudizio su Unicredit mentre ha tagliato a 'hold' quello su Mediobanca che cede oltre il 2%.

Sui petroliferi Saipem sale dello 0,7% mentre ENI limita i cali allo 0,8% sostenuto dai continui rialzi del prezzo del greggio ai massimi del 2014.

Tra i titoli minori realizzi su As Roma, in flessione di oltre il 4% dopo il balzo di ieri

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Stefano Bernabei)