A pesare sui mercati sono i timori di recessione alimentati da una riduzione dei flussi del gas dalla Russia, alcune trimestrali deludenti e lo spettro di ulteriori rialzi dei tassi da parte delle banche centrali.

I paesi Ue oggi hanno approvato un piano di emergenza per contenere la domanda di gas, dopo aver raggiunto un accordo di compromesso per limitare i tagli per alcuni Stati, in attesa di ulteriori riduzioni delle forniture da parte della Russia.

Occhi puntati anche sul meeting della Fed che si chiuderà domani, con un nuovo rialzo di 75 punti base già scontato. Intanto, Wall Street ha aperto in ribasso, zavorrata dal profit warning di Walmart, la più grande azienda retail al mondo.

Intorno alle 16,20 l'indice FTSE Mib perde 0,9% con volumi attorno agli 800 milioni.

Tra i titoli in evidenza:

Alla seduta tonica di ieri, le banche alternano oggi una performance negativa, anche sulla scia dei risultati deludenti della svizzera Ubs. Banco Bpm è in calo di 2,5%, Bper cede 2,8%, Intesa Sanpaolo arretra di 1,5% e Unicredit perde 0,9%.

Dopo aver scambiato in territorio positivo per tutta la mattinata in seguito all'upgrade a "buy" da "accumulate" da parte di Banca Akros, Banca Mediolanum e Illimity hanno invertito la rotta e cedono rispettivamente 0,6% e 1,7%.

Penalizzati anche i titoli del retail, con Ovs che scivola del 5,6%, e del lusso con Ferragamo cede 2,9%, Tod's perde 4,3% e Moncler arretra del 4%.

Misti i petroliferi, che hanno tratto vantaggio dal rialzo dei prezzi del greggio per tutta la seduta. Tenaris prende 0,2%, mentre Saras emerge con un balzo del 3,6%, Eni inverte la rotta e perde ora lo 0,2%.

Seduta volatile per Saipem, che cede 0,2% dopo essere salita anche di 3,4%. In vista dei conti trimestrali di domani, Banca Akros scrive in una nota di aspettarsi che questi "mostrino una ripresa di ricavi e margini e che siano in linea con gli obiettivi dell'azienda per il 2022".

Brillano invece Italgas che segna +2,9%, Snam con un +1,4%.

Telecom Italia perde 2% e le azioni di risparmio mostrano un calo di 1,9%.

Atlantia accelera ancora (+0,7%) e rimane saldamente in territorio positivo dopo che S&P ha alzato il credit rating del gruppo a "BB+" con outlook stabile.

(Federico Maccioni, editing Gianluca Semeraro)