MILANO (Reuters) - A Piazza Affari indici in lieve rialzo, in un contesto dei mercati europei impostati alla cautela dopo il balzo di ieri a seguito dei dati sull'inflazione Usa, che è salita sui massimi da 40 anni in linea con le attese, stemperando i timori su un aumento dei tassi più rapido del previsto.

"Andamento fiacco e con volumi scarsi", sintetizza un trader.

Sui mercati pesa anche il ribasso delle borse asiatiche penalizzate dalla debolezza dei dati economici cinesi. Scende il prezzo del petrolio, dopo che ieri aveva toccato i massimi da circa due mesi.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib è in crescita dello 0,24%. Volumi che non superano i 900 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Nel settore bancario timido rimbalzo per Unicredit (+0,7%) all'indomani di un pesante stop (-3,2%) in un mercato scettico sull'opportunità di un'eventuale acquisizione di Otkritie Bank per le incognite in termini di visibilità, execution e rischi geopolitici di un deal sul mercato russo, nonostante gli attraenti rendimenti attesi. "Chi voleva portare a casa i realizzi l'ha fatto e oggi il titolo recupera qualcosa", dice un trader.

Rimanendo sui bancari, storna invece l'altra big Intesa Sanpaolo, in flessione dello 0,7%. Stabile Pop Sondrio dopo lo strappo di ieri in un'ottica di "M&A", mentre sale dello 0,9% Bper.

Bene la galassia che fa capo agli Agnelli con Stellantis in crescita dell'1,75%, Cnh dell'1,3%. Prosegue la corsa anche Iveco che mette a segno un +3,7% che si aggiunge al balzo del 5,7% ieri, con gli investitori che si stanno posizionando con maggiore convinzione sul titolo dopo l'andamento contrastante dei primi giorni di quotazione post spinoff da Cnh Industrial. Banca Akros rileva che ieri sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni dei trattori a dicembre, ben sopra le attese del broker per il quarto trimestre in Nordamerica: "Notizie moderatamente positive e non scontate", si legge nel daily.

Ben raccolta anche Stm, che avanza del 2,8%, dopo l'avvio della copertura da parte di Credit Suisse con la raccomandazione di "outperform" e prezzo obiettivo a 60 euro da 49,50.

Sul fronte opposto, in deciso calo Diasorin (-2,5%) incurante della notizia del lancio di un nuovo test per individuare la variante Omicron nel campo della ricerca, con gli investitori che oramai scommettono sulla fine del virus, proprio grazie alla nuova variante, e quindi a un progressivo venir meno del ricorso ai tamponi. "Il mercato sta già scommettendo sulla fine della pandemia proprio grazie a Omicron e, quindi, Diasorin, i cui ricavi sono saliti tanto grazie ai test, ne risente in negativo", rileva un trader.

Nel lusso ripiega Brunello Cucinelli (-2,3%), e va male anche Autogrill in flessione del 2,10%.

Fra i minori brilla DoValue che balza del 6,8%, tornando sui massimi da inizio novembre, dopo che ieri sera la società ha reso noto l'arrivo di un nuovo investitore, Waterwheel Capital Management, nel proprio portafoglio clienti attraverso il completamento di Progetto Mexico, la cartolarizzazione Haps da 3,2 miliardi di euro in Grecia.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)