In Usa i dati macro di venerdì sull'indice Pce core di febbraio e quelli di ieri sull'industria manifatturiera hanno fatto crescere le attese che la Fed possa rallentare il ritmo della riduzione dei tassi.

Sul fronte europeo, invece, i dati preliminari di stamani di sei importanti stati tedeschi hanno indicato che l'inflazione nazionale, attesa nel primo pomeriggio, potrebbe confermare il rallentamento emerso dai dati italiani e francesi. Domani la stima Eurostat per l'inflazione dell'intero blocco, dato chiave in ottica tassi.

L'ottimismo su un taglio dei tassi già a giugno ha alimentato la propensione al rischio degli investitori spingendo i principali indici azionari a livelli record, con il FTSE Mib che ha chiuso, giovedì scorso, il primo trimestre con un rialzo del 14,5%, miglior trimestre da inizio 2023.

Intorno alle 12,25 mentre i futures su Wall Street indicano un avvio debole per l'azionario statunitense, il Ftse Mib segna un leggero rialzo dello 0,24%. Volumi pari a poco sopra 1,2 miliardi di euro.

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Con le quotazioni del Brent in allungo ai massimi da fine ottobre per i timori sull'offerta a causa dell'ampliarsi della tensione in Medio Oriente e dei nuovi attacchi ucraini alle strutture energetiche russe, sul listino azionario i principali acquisti si concentrano sui petroliferi.

In questo contesto Eni, miglior titolo del Ftse Mib, sale del 3,1%, mentre Saipem prosegue il suo rally aggiornando i massimi da luglio 2022 con un rialzo del 2,6%.

Ad offrire un sostegno al principale indice milanese sono anche i bancari con Banco Bpm la più gettonata (+2,1%) dopo avere chiuso il primo trimestre con un rialzo del 29% a fronte del +12,6% messo a segno dall'indice bancario europeo.

Bene anche Unicredit in rialzo dello 0,8% dopo il +43,2% dei primi tre mesi dell'anno. In controtendenza, Mps cede intorno all'1%.

Rimanendo tra i finanziari, Azimut perde quasi il 2% circa in un mercato che conferma la cauta accoglienza del piano di creazione di una nuova fintech attraverso lo spin-off di una parte della rete italiana di consulenti finanziari. Secondo gli analisti di Equita "il progetto è ambizioso e presenta un rischio d'implementazione, soprattutto in termini di crescita attesa, considerando il contesto competitivo". Tuttavia, aggiunge il broker, Azimut "ha dimostrato un solido track-record in termini di esecuzione, avendo raggiunto tutti i piani industriali sin dall'Ipo".

Positiva Unipol (+1,5%) dopo il via libera della Consob all'Opa sulla controllata Unipolsai che partirà l'8 aprile.

In fondo al Ftse Mib Brunello Cucinelli perde il 2,6%, dopo che Ubs ha tagliato il target price a 120 da 133 euro e in una giornata fiacca per il settore del lusso con Moncler a -1,5% e Salvatore Ferragamo a -2%.

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)