Dopo la tenuta di ieri sui mercati torna il nervosismo su uno scenario macroeconomico che, sul fronte Usa e alla luce degli ultimi forti dati, fa tornare in primo piano la probabile frenata della Fed sull'avvio dei tagli dei tassi, mentre cambia il clima geopolitico con il ritorno dei timori di escalation in Medio Oriente.

Mentre aumentano le pressioni internazionali per una moderazione nel conflitto, salgono le paure per una reazione di Israele a quello che è stato il primo attacco diretto dell'Iran contro il paese nella sua storia.

Intorno alle 9,45 l'indice Ftse Mib perde l'1,6%, a fronte di un calo dell'1,3% dell'indice Stoxx 600 europeo.

Vendite diffuse su tutti i comparti con i bancari i più reattivi al peggioramento del sentiment generale di mercato. Unicredit perde il 2,3%, Intesa Sanpaolo il 2,2%, Pop Sondrio il 2,5% con l'indice Ftse settoriale in flessione del 2,2%.

Tra gli altri settori, pesante Stellantis -2,8%, Tenaris -2,5%, e Stm -2,5%.

Provano a resistere le utility per il loro carattere difensivo con Terna e Snam che viaggiano attorno alla parità.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)