L'indice FTSE Mib si muove in rialzo dell'1,3%, sui massimi di seduta, in linea con l'andamento degli altri mercati europei.

Nuovo calo per il Brent, che si muove intorno ai 69 dollari al barile, penalizzato dall'inatteso balzo degli stock petroliferi negli Stati Uniti.

Stabile lo spread del rendimento fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi torna allargarsi intorno ai 110 punti base.

"Prosegue la fase di rimbalzo, anche se non è trainata da volumi. Vediamo come evolve la giornata", osserva un trader.

Tra i titoli in evidenza:

Raccolte le banche, in attesa anche della decisione della Bce sulla possibile revoca del limite imposto al pagamento dei dividendi delle banche e ai buyback delle azioni venerdì prossimo. Le big Unicredit e Intesa Sanpaolo si muovono in rialzo rispettivamente dell'1,6% e dell'1,2%. Bper (+1,7%) e Banco Bpm (+1,3%), mentre va decisamente meglio Mps (+3,5%). Un quotidiano scrive che entro la prima settimana di agosto il Tesoro dovrebbe sottoporre alle potenziali controparti una proposta definitiva per il progetto di privatizzazione.

Denaro su Mediobanca che avanza dell'1,5%, leggermente meglio rispetto all'andamento dell'indice. Bene anche Generali (+1,1%), di cui Piazzetta Cuccia è il principale azionista, dopo la mossa annunciata ieri sera che vede Francesco Gaetano Caltagirone detenere una partecipazione indiretta potenziale del 5,055% in Mediobanca. Un trader evidenzia che al momento non c'è una grande reazione sul titolo, "certo è che si sta creando una cordata di investitori italiani se si considera anche la partecipazione di Leonardo Del Vecchio al circa il 19% e potrebbe essere volta ad avere influenza nella governance di Generali".

Sull'ottovolante Maire Tecnimont che oggi balza del 4,3%, ma viene da due sedute pesanti, e dopo l'annuncio di nuovi ordini da 92 milioni di dollari per licensing e servizi ingegneria.

Prosegue il denaro su A2A in salita dell'1,2%. Un quotidiano scrive la multiutility avrebbe affidato un mandato a Rothschild per studiare una possibile valorizzazione degli asset di distribuzione del gas, gestiti da Unareti, mantenendo però quelli che fanno riferimento a Milano e Brescia.

Nel lusso Ferragamo, partita male, segna un rialzo dell'1,3% l'indomani dei dati sui ricavi del secondo trimestre quasi raddoppiati grazie a Cina, America e Corea, dopo che erano crollate nello stesso periodo del 2020 a causa della pandemia. Secondo un primario broker italiano, i risultati sono in linea con le attese ed evidenziano un accelerazione del retail, mentre resta debole il canale "wholsale".

Infine, molto forte STM che balza del 2,4% e risente dei risultati Asml (+4% alla Borsa di Amsterdam), uno dei principali fornitori dei semiconduttori dopo il miglioramento della guidance sui ricavi 2021 grazie al balzo degli ordini in un momento in cui si assiste a una crisi nel settore delle forniture di chip per i computer. Un trader sottolinea che le stime in miglioramento di Asml "fanno capire che consegneranno più macchinari per i semiconduttori e quindi il collo di bottiglia nella supply chain potrebbe ridursi prima".

(Giancarlo Navach, in redazione Stefano Bernabei)