"I mercati sono deboli, preoccupa ancora il rischio di una recrudescenza del conflitto in corso in Ucraina con l'accenno all'atomica. Il solo dirlo fa impressione. Le strategie non sono ancora bene impostate", osserva un trader.

Intorno alle 10,10 l'indice FTSE Mib arretra dell'1,23%.

Tra i titoli in evidenza:

Prese di profitto su Banca Generali (-4,5%) e, in misura minore, sulla controllante Generali (-1,4%) e su Mediobanca (-0,65%), dopo il balzo di venerdì alimentato dalle indiscrezioni secondo cui la compagnia triestina starebbe valutando di cedere a Piazzetta Cuccia la società di asset management per finanziare un'acquisizione negli Stati Uniti. "La mancanza di conferme nel fine settimane su questa ipotesi di operazione lascia spazio a qualche dubbio e quindi i titoli coinvolti ritracciano a causa delle prese di profitto", osserva un trader.

Le banche, dopo un avvio in forte calo, recuperano qualche posizione dai minimi. Nel risparmio gestito ritraccia Banca Mediolanum (-1,1%) dopo il balzo di venerdì; tra le banche principali Intesa Sanpaolo perde l'1,6% e Unicredit l'1,1%.

Sempre venduta Mps, in calo del 4,6% con l'avvicinarsi dell'aumento di capitale che tiene lontani gli investitori e spinge a uscire.

Con il balzo del greggio sulle attese di un taglio alla produzione da parte dei paesi che aderiscono a Opec+, prosegue la fase di rialzi sul comparto oil: Saipem guadagna oltre il 4% in linea con il rialzo della vigilia. Molto forte anche Tenaris (+5%). Raccolta anche Saras (+6,45%) sul balzo dei margini legati al prezzo della raffinazione petrolifera.

Bene Telecom che prosegue nella fase del recupero anche oggi con una crescita dell'1,6%.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)