Come nel resto d'Europa, il ribasso si è fatto temporaneamente più marcato dopo la diffusione dell'indice Ism non manifatturiero degli Stati Uniti, migliore delle attese, che ha frenato le speranze di un ammorbidimento della politica monetaria della Fed.

Intorno alle 17 il FTSE Mib perde lo 0,3% con volumi complessivi ridotti per meno di 900 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Resta vivace Saipem (+2,2%), seppur ampiamente sotto i massimi di giornata, dopo che S&P Global ha alzato il rating sulla oil service a 'BB+' con outlook stabile.

Nel settore energia, Eni è poco mossa e Tenaris scivola in negativo a -1,1%.

In lieve calo le banche in linea con il comparto europeo. Strappo al rialzo per Mps (+4% a 1,965 euro) che nel corso della giornata è tornata a toccare brevemente i 2 euro, che corrispondono al prezzo di sottoscrizione dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi chiuso a inizio novembre. Secondo un trader, sul titolo torna un po' di interesse viste le basse valutazioni. I 2 euro, dice, sono una soglia tecnica importante e la generale assenza di spunti porta l'attenzione sui titoli più sottovalutati.

Realizzi su Amplifon (-2,2%) dopo la brillante seduta di venerdì, debole Nexi (-3,3%) dopo una buona partenza mentre gli investitori attendono maggior chiarezza sulle misure governative sul tetto all'uso del contante.

Misto l'automotive con Iveco e Ferrari positive e Brembo e Pirelli in deciso calo. Piatta Stellantis.

Sale il mondo del lusso sulle aspettative di un progressivo allentamento delle misure anti-Covid in Cina dopo i segnali positivi giunti nel fine settimana da diverse importanti città cinesi a seguito delle recenti e diffuse proteste.

Moncler sale dello 0,6%, Cucinelli dell'1,3%. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, potremmo essere all'inizio di una graduale uscita dalle restrizioni più dure, ma il percorso potrebbe richiedere qualche mese e la riapertura entro le festività del Capodanno cinese non è per ora visibile.

(Claudia Cristoferi, editing Gianluca Semeraro)