Gli investitori sui mercati azionari si concentrano sui risultati trimestrali da cui giungono segnali contrastanti. In particolare si teme l'impatto dei costi elevati, legato ai problemi sulla supply chain.

Tuttavia, secondo un trader, le attese di un impatto positivo sull'economia e sulle singole società derivante dal piano Pnrr suggerisce di non chiudere le posizioni, e di andare a cercare i titoli più sottovalutati.

Intorno alle 13,00 l'indice FTSE Mib segna un progresso dello 0,43%.

Tra i titoli in evidenza:

Forte il settore energia, sostenuto dall'annuncio dell'accordo raggiunto per la cessione della quota di maggioranza di FALK RENEWABLES al fondo infrastrutturale IFF e che comporterà un'Opa sul capitale restante. Il titolo Falck Renewables sale del 14% circa a 8,705 euro, avvicinandosi al prezzo d'Opa di 8,81 euro che IIF dovrà lanciare

In scia Erg balza di quasi il 6% dopo che l'operazione su Falk Renewables ha alimentato le speculazioni su una possibile cessione di Erg da parte della famiglia Garrone.

Bene anche Enel (+1,7%) che sale ai massimi da circa un mese, ma gli acquisti si indirizzano anche su A2A e Hera, Italgas e Terna in una seduta positiva per le utility europee.

Sugli scudi Azimut, ai massimi da luglio del 2015 con un rialzo di oltre il 4%, beneficiando di un generale movimento di rotazione settoriale che oggi premia il risparmio gestito puntando sui titoli più a sconto nel comparto. Anima Holding guadagna il 2,7%.

Gli analisti stanno inoltre aggiornando le stime sul settore in vista dei risultati trimestrali che potranno evidenziare qualche sorpresa positiva grazie alla solida crescita della raccolta e alla buona tenuta dei mercati.

SocGen ha alzato il target price sul Azimut a 24,5 da 21 euro e su Anima a 5,3 da 5 euro.

Bancari generalmente positivi ma senza entusiasmo. Mediobanca, Intesa Sp e Banco Bpm registrano guadagni intorno a mezzo punto percentuale. Fiacca UniCredit in calo dello 0,3%.

Deboli i petroliferi in scia alla flessione dei prezzi del petrolio. Saipem cede lo 0,8l %, cosi come sono venduti alcuni industriali come Stellantis (-0,9%) Pirelli (-0,6%) e Leonardo (-0,4%).

Trascurato il settore lusso (Moncler -0,2%), che risente dei dati sotto le attese di Gucci, marchio di punta del colosso francese Kering. In controtendenza FERRAGAMO (+0,3%), in attesa dell'arrivo a fine anno del nuovo AD da Burberry, che ho oggi ha annunciato la nomina del successore.

Balzo di oltre il 7% per Seco, per la quale Goldman Sachs ha riavviato la copertura con "buy" e target a 11 euro.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)