Seduta che stenta a decollare a Piazza Affari, con gli indici che passano in territorio positivo ma senza una convinzione particolare, anche perché la salita non è sostenuta da un incremento dei volumi.

Sui mercati finanziari sembra prevalere la cautela, dopo lo strappo al rialzo di ieri, anche alla luce dell'aumento del numero dei casi di coronavirus nel mondo e della ripresa dei contagi in Europa.

Nella notte è inoltre atteso il primo confronto tra i candidati alla presidenza degli Stati Uniti.

Dopo il balzo di ieri, al momento le previsioni a Wall Street sono di un avvio di seduta stabile.

Lo spread del rendimento fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi è sempre intorno ai 136 punti base.

Dopo la corsa di ieri sulle attese di un consolidamento nel settore, oggi prevale un tono più attendista con alcune prese di profitto sul comparto. Mediobanca cede lo 0,65%, le big Unicredit e Intesa Sanpaolo rispettivamente in salita dello 0,45% e in calo dello 0,2%. Banco Bpm (+0,22%), mentre Banca Mps è piatta.

Spunti su Atlantia con il titolo che balza del 2,4% dopo il calo di ieri nel giorno in cui è attesa la riunione del Cda per discutere la risposta da dare all'ultimatum del governo sulla vicenda di Autostrade per l'Italia. Il governo ha dato tempo fino a domani ad Atlantia per trovare un accordo sulla separazione da Aspi, altrimenti è pronto alla revoca della concessione. "Dopo uno stallo nelle trattative, il mercato scommette sull'accordo che prevede l'ingresso di Cdp nel capitale di Aspi", osserva un trader.

Saipem in calo del 2,6% circa dopo il balzo di oltre il 6% ieri. Il ribasso del prezzo del Brent intorno a 42 dollari al barile influenza anche l'andamento di Eni (-0,7%) e Tenaris (-1,3%).

Prevale la lettera sul settore industriale con in testa Leonardo e Pirelli in flessione fra l'1,4% e l'1%.

Bene Stm in crescita dell'1,2% dopo il balzo del Nasdaq ieri.

In spolvero anche le utility un po' trascurate di recente con A2a in salita del 2,3%, Snam dell'1,4%.

Infine, fermento sull'editoria con Società editoriale Il Fatto in crescita del 10% dopo i risultati del semestre ieri che vedono un ritorno all'utile netto e un aumento dei ricavi. Strappa anche Il Sole-24 ore con un balzo del 10,7%. Bene anche Rcs che guadagna l'1,6%, dopo le dichiarazioni di Urbano Cairo secondo cui la pubblicità di LA7 cresce oltre il mercato, mentre per Rcs il terzo trimestre dovrebbe essere in linea con il mercato. Secondo il broker Equita, "le indicazioni emerse dall'intervista sembrerebbero confermare le nostre stime sul 2020 del gruppo, che prevedono una crescita del risultato nel secondo semestre superiore a quello del 2019 anche grazie al Giro d'Italia che si terrà ad ottobre".

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)