I guadagni vengono comunque arginati dalla cautela adottata dagli investitori in vista di numerosi appuntamenti macro. Si attendono in mattinata i dati sull'inflazione a novembre nella zona euro e in Italia, mentre nel pomeriggio giungerà un sfilza di dati Usa, come i numeri Adp sul settore privato Usa di novembre.

Intorno alle 09,55 il FTSE Mib è in rialzo dello 0,3%.

Tra i titoli in evidenza:

Occhi puntati su Telecom Italia (Tim) che dopo i leggeri guadagni iniziali inverte la rotta e cede 0,8% circa. Stamani Cdp, Open Fiber e l'australiana Macquarie hanno detto in una nota che non verrà presentata l'offerta non vincolante per la rete entro il termine del 30 novembre fissato dal Mou con Tim. "Il grado di incertezza su Tim rimane dunque elevato dopo lo stop all'MoU", nonostante le diverse opzioni alternative avanzate dai giornali, scrive Equita.

Bancari positivi: Unicredit sale di 1,2%, Intesa Sanpaolo avanza dello 0,5%. Banco Bpm è sostanzialmente piatta dopo aver concesso a Crédit Agricole un periodo di esclusiva per valutare una partnership nel settore Danni/Protezione. Dopo il balzo di ieri, Mps cede oggi il 2,5% circa.

Bene il lusso, con Moncler (+1,9%) in testa al listino principale.

Continua a perdere la Juventus (-2,5%), sulla scia dei cali di ieri dopo la decisione del Cda di dimettersi.

Perdono terreno i petroliferi, con Saipem che cede 1,3% ed Eni e Tenaris piatte. Deboli anche le utilities: Erg cede 0,4%, A2A segna -0,7% e Acea perde 1,2%.

Parte di slancio Avio, con il titolo a +6% circa dopo che ieri Arianespace ha firmato un contratto con la Commissione europea per il lancio di cinque missioni Copernicus con il lanciatore Vega C.

Tra i più piccoli, positiva la performance di Dea Capital (+2,1%) con il titolo che cavalca le indiscrezioni stampa di una potenziale cessione del gruppo da parte dell'azionista di controllo De Agostini, che ha tuttavia smentito che ci siano trattative per vendere la società.

(Federico Maccioni, editing Stefano Bernabei)