A Milano pesa, inoltre, il dato del Pmi servizi che mostra a settembre una contrazione a 48,8 da 50,5 del mese precedente rispetto a una mediana delle attese raccolte da Reuters che scommetteva su una lettura a 49,1.

A rincarare la dose l'agenzia di rating Moody's vede per il 2023 una crescita pari a zero per l'Italia e pari a 2,7% per l'anno in corso in un report dedicato all'Italia.

"I mercati oggi si prendono una pausa di riflessione. Ieri c'è stato un recupero importante sostenuto anche dai mercati asiatici e da Wall Street", osserva un trader.

Anche i futures di Wall Street sono in forte calo, facendo presagire un avvio negativo per le borse Usa nel pomeriggio dopo il rialzo di ieri.

Intorno alle 12,05, il FTSE Mib arretra dell'1,7% dopo che l'indice è arrivato a perdere anche il 2%. Volumi piuttosto contenuti pari a poco sopra 700 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Sugli scudi Anima, in rialzo dell'1,6%, dopo che il titolo era salito fino a +7% in avvio, sulla scia di quanto riportato da Reuters secondo cui il Tesoro è favorevole a mantenere l'asset manager in mani italiane e potrebbe aumentare la quota detenuta attraverso Poste Italiane (-1,2%) e questo fa aumentare l'appeal speculativo sul titolo della società di asseta management.

Per restare nel comparto, sempre tonica Banca Generali che sale del 2,6% e si aggiunge a un rialzo simile di ieri. Il titolo aveva strappato venerdì scorso sulle indiscrezioni di una possibile cessione da parte di Generali (-1,8%) con Mediobanca (-0,8%) che potrebbe essere interessata a entrare.

Accelera al ribasso Mps (-2,2%): "Il titolo si muove in modo erratico e volatile in vista dell'aumento di capitale", osserva un trader.

Realizzi sul resto dei bancari dopo il rally di ieri, con le big Unicredit e Intesa Sanpaolo in flessione rispettivamente del 2,2% e del 2,5%. La peggiore è Banco BPM che flette del 3,2%.

Non riesce a risollevarsi il comparto delle utility che risente della competizione dei titoli di stato con la ripresa dei rendimenti: Enel è in flessione di oltre il 2,7%. Giù anche A2A (-2,3%).

Scende il comparto oil con il greggio che ritraccia. Tenaris perde il 2%, debole Eni (-0,5%), mentre prende il volo Saipem con un balzo del 6,6% e forti volumi sopra la media a 30 giorni per una intera seduta. "Il titolo era stato molto venduto prima e dopo l'aumento di capitale. Si tratta di ricoperture", osserva un trader.

Infine, forti vendite sul settore ciclico dell'automotive con Stellantis e Pirelli in flessione di oltre il 3%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)