A tenere banco sempre gli effetti a livello globale della guerra russa in Ucraina insieme all'aggressiva politica di rialzo dei tassi Usa e al calo delle forniture da Mosca che sta facendo schizzare nuovamente al rialzo i prezzi del petrolio.

Oggi il Brent si attesta intorno ai 115 dollari al barile.

"La borsa italiana va meglio dell'Europa, senza ragioni apparenti al momento", osserva un trader.

Intorno alle 12,45 l'indice FTSE Mib cresce intorno all'1%. Volumi sempre molto contenuti, poco sopra quota 800 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Sempre sugli scudi il settore oil sulla scia del continuo balzo del prezzo della materia prima. Prosegue il denaro su TENARIS, che avanza dell'1,7% dopo il balzo del 6% di ieri sulle attese di una ripresa degli investimenti nel comparto.

Al palo, invece, Saipem che cede l'1,4%. Un trader sottolinea che il titolo paga la cautela degli investitori in vista del piano di ristrutturazione del debito il 25 marzo. "Si avvicina il momento in cui si deciderà sull'aumento di capitale e quindi il mercato vende", osserva.

Raccolta Eni in salita del 2,1%. Decisamente ben comprata Marie Tecnimont, che viene da un periodo non particolarmente brillante, in rialzo del 4,6% dopo l'aggiudicazione del progetto da 230 milioni di dollari per l'impianto di ammoniaca blu negli Stati Uniti.

Rallenta dai massimi Leonardo(+0,8%) dopo che il gruppo ha confermato la guidance 2022 per l'indebitamento netto pari a 3,1 miliardi di euro e ha annunciato che la controllata Usa Leonardo Drs ha firmato un accordo vincolante per la vendita del business Global Enterprise Solutions (Ges) a Ses per 450 milioni di dollari. Secondo il broker Banca Akros, "la notizia è molto positiva perché consente virtualmente di accantonare il rischio di un aumento di capitale".

Fra le utility lievemente cedente Enel(-0,1%), dopo i recenti rialzi che, secondo un trader, sono dovuti all'upgrade di Exane a "Outperform".

Bene le banche che risentono delle attese di maggiori rendimenti dei bond a livello globale. Fra i big UniCredit guadagna l'1,6%, Banco Bpm(+1,5%), mentre Intesa Sanpaolo avanza del 2,2%.

Bene Poste Italiane in salita del 2,7% in attesa dei risultati di domani insieme alla guidance per il 2022 e all'aggiornamento del piano strategico al 2024.

Venduta Diasorin che perde l'1,5%.

In deciso ribasso anche Cucinelli. (-3,7%), seguita da Tod's che cede l'1,15.

Infine, fra i minori svetta IVS GROUP. Equita ha alzato la raccomandazione a 'Buy' "dopo la sottoperformance dall'inizio della pandemia" e ritiene che la società sia "positivamente esposta al reopening dell'economia".

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)