L'attesa quest'oggi è per il dato sui prezzi al consumo statunitensi, che a marzo dovrebbero avere registrato un'accelerazione su anno, pur con un lieve raffreddamento della componente di fondo. Una lettura forte è destinata ad alimentare l'incertezza sulla tempistica della riduzione dei tassi, con una prima mossa a giugno da parte della Fed che appare sempre meno scontata.

Domani seguirà il meeting della Bce, da cui il mercato non si aspetta modifiche ai tassi ma piuttosto nuove indicazioni su una prima sforbiciata a giugno.

Intorno alle 12,30 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,7%. Volumi pari a circa 840 milioni di euro.

I titoli in evidenza oggi

E' durato solo poche ore il tentativo di rimbalzo di Leonardo, che arretra dell'1,2% dopo il calo del 9% circa della vigilia a causa di realizzi sul comparto della difesa. Da inizio anno le azioni hanno sempre un margine positivo di oltre il 45%.

Tra i bancari svetta MPS che guadagna il 3%, spinta dalle attese di M&A alimentate anche dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale il 2024 dovrebbe essere l'anno "buono" per trovare partner strategici per l'istituto senese. Raccolte anche Intesa (+1%) e Pop Sondrio (+2,2%).

Enel piatta dopo l'incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio di ieri nella centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese, in cui almeno tre persone hanno perso la vita e quattro risultano disperse. Secondo Banca Akros, l'impianto di Bargi è stato costruito a metà degli anni Settanta e ha una capacità di 330 MW a fronte di una capacità complessiva idroelettrica di Enel in Italia pari a 12.998 MW. Equita ipotizza un impatto negativo a livello di Ebitda di 20 milioni di euro qualora venga meno il totale della produzione in un anno. "Questo valore, tuttavia, non include i rimborsi assicurativi e la continuità operativa di uno dei due gruppi", si legge nel daily.

Debole Italgas che arretra dello 0,4% penalizzata dall'indiscrezione secondo cui avrebbe inviato una proposta preliminare per acquisire 2i Rete Gas, controllato dal fondo infrastrutturale F2i, con un'operazione che valorizzerebbe la società 4-5 miliardi, scrive il Corriere della Sera. Per il broker Equita, "l'operazione per Italgas ha senso qualora il prezzo pagato veda un premio sulla Rab ridotto. Riteniamo che la valorizzazione di 4-5 miliardi sia un enterprise value e non implichi premi significativi".

Bene il settore oil in scia del rialzo del greggio, con Saipem in salita dell'1,6% ed Eni a +0,6%.

Ritraccia Fincantieri (-1,8%) su realizzi dopo il balzo di ieri.

Infine, venduta Salvatore Ferragamo (-2%) dopo che Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 9,50 euro da 10,5 euro precedente.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà, Francesca Piscioneri)