- Indici incerti fra denaro e lettera, in attesa di capire come evolverà il negoziato al Consiglio europeo straordinario che deve decidere sul recovery fund per affrontare la drammatica crisi provocata nel blocco dall'epidemia di coronavirus, dopo lo stallo che si è creato nella riunione iniziata venerdì.

Lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi scende in area 160 punti base, intorno ai minimi di marzo.

Gran fermento sui bancari sul ritorno delle indiscrezioni del risiko fra gli istituti di credito.

Riflettori, in particolare, sui titoli Intesa Sanpaolo e Ubi Banca, rispettivamente in rialzo dello 0,36% e del 12,9% dopo che venerdì Intesa ha aumentato il corrispettivo dell'Ops, aggiungendo una componente cash di 0,57 euro per ogni azione portata in adesione all'offerta iniziale di 1,7 titoli Intesa per ogni azione Ubi. Ai prezzi attuali i due titoli sono quasi del tutto allineati alla nuova offerta. Il broker Fidentiis scrive che "il rilancio dell'offerta potrebbe portare Intesa sopra quota 67% del capitale di Ubi, rendendo il consolidamento della banca più semplice e il raggiungimento delle sinergie più fattibile".

Trascurata Unicredit (-0,48%), mentre corrono Banca Mps(+7,7%) e Banco Bpm(+6,6%). Piatta Bper. Il Messaggero scrive che UniCredit starebbe esplorando l'ipotesi di un'aggregazione con un rivale italiano e riporta di un incontro tra Jean Pierre Mustier e l'AD di Banco Bpm Giuseppe Castagna. UniCredit non ha commentato. In alternativa Banco Bpm potrebbe fondersi con Bper e Mps, secondo un progetto accarezzato dal ministero del Tesoro. "Se torna il risiko sulle banche chi è penalizzato è Unicredit che sarebbe l'acquirente", osserva un trader.

Ben comprata Atlantia che balza del 3,7% in attesa di sviluppi sull'ingresso di Cdp nella controllata Aspi (Autostrade per l'Italia) e conseguente uscita della famiglia Benetton. Secondo alcune fonti, Bank of America Merrill Lynch, JPMorgan e Mediobanca sono stati scelti per il ruolo di advisor per la cessione di quote di Autostrade a Cdp e altri investitori. Un primario broker italiano sottolinea che il nodo principale resta la valutazione di Aspi. Fidentiis si aspetta una valutazione dell'equity di Aspi "nella parte alta del range compreso fra 6-8 miliardi di euro come indicato dalla stampa".

Denaro su Poste Italiane (+3,3%) sulle attese di un possibile coinvolgimento di Poste Vita nella partita del riassetto azionario di Aspi.

Deboli i petroliferi con il ritracciamento del prezzo del Brent sotto i 43 dollari al barile. ENI in flessione dello 0,7%, Saipem piatta.

Fra gli industriali spunti su Leoardo (+1%).

Fra i minori, As Roma avanza del 3,3% sulle attese di cessione del club dopo le indiscrezioni stampa secondo cui il magnate Dan Friedkin avrebbe rinnovato l'offerta da 490 milioni di euro per la società giallorossa, mettendo sul piatto una proposta tutta in contanti.